NOTIZIE DZEKO HIGUAIN – Casa è l’area di rigore: Higuain è nato a Brest, in Francia, a dieci mesi si è trasferito in Argentina e di nuovo, a vent’anni, ha fatto ritorno in Europa, prima in Spagna e poi in Italia. Dzeko è nato a Sarajevo nel 1986: nel ’92 iniziò la guerra in Bosnia ed Erzegovina e, con la famiglia, fu costretto a spostarsi nel resto del Paese. A diciannove anni è in Repubblica Ceca, poi in Germania, in Inghilterra e infine a Roma. Domani sera, i due, si incroceranno a San Siro.
Gonzalo ha traslocato di nuovo in estate: la prima sistemazione a Milano è stata l’hotel in centro città dove venne accolto dai tifosi mentre – da milanista – deve ancora inaugurare lo spogliatoio dello stadio. La Roma, contrariamente a quanto succede con l’altra metà della capitale, non è tra le vittime preferite: Higuain l’ha colpita tre volte in dodici partite, due sole in campionato.
L’ultimo precedente è bianconero e benaugurante: una rete del Pipita decise il big-match, risultato utile alla Juventus a staccare i giallorossi a +7 e a laurearsi campioni d’inverno. Stavolta la stagione è appena all’inizio e allora vale riguardare gli altri esordi italiani: con il Napoli segnò alla seconda (vittima il Milan), con la Juve marcò al debutto.
Invece nella Roma che punta a riscattare il mezzo passo falso interno con l’Atalanta molte delle aspettative sono affidate proprio a lui, a Edin Dzeko. Un po’ perché con il Milan ha già dimostrato di saperci fare e un po’ perché il terminale offensivo della Roma è sempre il centravanti bosniaco. Insomma, nonostante la prestazione così e così contro l’Atalanta, Dzeko non può essere certo messo in discussione.
A dare l’assalto ai rossoneri sarà quindi Dzeko, dovesse servire, poi, toccherà anche a Schick. Edin ha il conforto di numeri molto favorevoli: tre gol in 5 scontri diretti (più 1 col Wolfsburg) contro il Milan, tutti segnati nelle ultime due trasferte.
(Gazzetta dello Sport)
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