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Houston chiama Roma. I tre nodi di Friedkin: Zaniolo, stadio, manager

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NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – A Roma sbarcheranno tra 10 giorni, quando sarà a tutti gli effetti la loro nuova casa. Ma dall’una di ieri notte, Dan e Ryan Friedkin sono i nuovi proprietari della Roma. Il 17 agosto saranno in città, per entrare fisicamente a Trigoria, annuseranno l’erba del campo e magari parleranno con Fonseca per chiedergli di cosa avrà bisogno.

L’era Pallotta si è chiusa ieri. Titoli 0, allenatori 8 e 833 milioni spesi sul mercato, 11 tra ds, dg e ad: 490 milioni di plusvalenze ma soprattutto 300 milioni di debito. Friedkin se ne farà carico, mettendone altrettanti o quasi per liquidare Pallotta e garantire una ricapitalizzazione indispensabile per dare ossigeno ai conti: 591 milioni il prezzo finale, di cui 200 finiranno sul conto di Pallotta entro il 17 agosto.

La figura chiave sarà Ryan Friedkin, il figlio 30enne di Dan, cui spetterà un ruolo in stile Zhang jr. A scaldargli il cuore è soprattutto il cinema: a Roma, dove ha soggiornato a lungo durante le riprese del film “Tutti i soldi del mondo”, è entrato in confidenza con il figlio di Sergio Leone, Andrea (e con il nipote, che entrerà nel cda della nuova Roma con il n. 2 del Friedkin Group, Marc Watts, e probabilmente Eric Williamson, n. 1 della Friedkin Aviation).

La vera domanda però è un’altra: che Roma sarà? La premessa è che oggi il club parte con una necessità di 100 milioni, ma 91 li verserà lo stesso Friedkin in aumento di capitale. Una cessione è possibile, ma il primo vero obiettivo, più che un mercato pirotecnico, è quello che chiede da mesi Fonseca: dare continuità e tenere le stelle.

Zaniolo non si muoverà, idem Pellegrini. E magari si riuscirà anche a riportare a Roma Smalling. Il club ha già acquistato Pedro, sempre che non venga l’idea di bloccare l’operazione. In panchina ancora Paulo Fonseca, perché tempo per cambiare non c’è. Anche se un gruppo nutrito a Trigoria farebbe carte false per il ritorno di Spalletti.

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Il problema è: chi si occuperà del mercato? Gianluca Petrachi, ds licenziato per una lite con Pallotta, avrebbe in tasca la promessa di Ryan Friedkin di affidargli nuovamente l’incarico. Una parola vecchia di mesi, però. In mezzo ci sarebbero stati sondaggi per riportare a Roma Walter Sabatini, e l’argentino – ex giallorosso – Nicolas Burdisso.

Un nome che suggestiona è quello di Daniele De Rossi: negli Usa ne conoscono la storia e lo stimano, anche se lui vorrebbe fare l’allenatore. Discorso diverso per Totti, immerso nella sua nuova vita da procuratore. In tanti si sono fatti ambasciatori per avvicinarlo a Friedkin, si parlò di una colazione tra i due in un hotel del centro, ma la strada pare chiusa.

(La Repubblica – M. Pinci)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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