AS ROMA NEWS HUMMELS – Mats Hummels è tornato. No, Mats Hummels c’è sempre stato. Bastava guardarlo, aiutarlo e magari farsi aiutare. Era lì, arrivato dopo tre mesi di birra e würstel, trentacinquenne, a un passo dall’addio al calcio, al capolinea di una carriera vissuta a mille all’ora, con in tasca trofei ed esperienze per pochi, scrive Il Messaggero.
È sbucato a Trigoria a mercato finito, da svincolato d’oro. Un regalino per De Rossi, che da poco aveva deciso di passare alla difesa a tre. Un centrale in più, di quel calibro poi: ottimo, habemus il Muro, come quello di Berlino, tanto per restare in Germania, la sua patria. Ma Daniele non poteva utilizzarlo, Mats andava bonificato e in effetti ci voleva qualche settimana. Giusta giusta per il suo successore, Juric. Invece? Niente. Si diceva: non è in condizione. E anche: ha staccato la spina, non regge, i dati dopo i test sono tutti negativi, e pensare, negli allenamenti gli andavano via tutti gli avversari, prendendo un imbucata dietro l’altra.
Possibile? Non sarà al cento per cento ma una mano la poteva dare: dieci, venti minuti, mezz’ora a partita, pian piano. Aveva solo bisogno di giocare, visto che si stava allenando come gli altri. Juric non lo ha calcolato nemmeno nelle partite più semplici, preferendogli anche Cristante come centrale di difesa. Allora, ogni allenatore può/deve decidere per conto suo, Juric avrà avuto le sue ragioni, ma è evidente che non possano essere state solo tecnico tattiche. I rapporti non erano dei migliori e Hummels, con qualche battutina social, ci ha messo pure del suo.
Ma da lì a farlo sparire c’è un mondo. E Hummels, prima dell’arrivo di Ranieri, stava preparando le valigie, pronto a tornarsene in Germania. Sir Claudio, che vede calcio e rispetta i campioni, ha fatto una cosa molto semplice: lo ha voluto vedere all’opera. Mats, tra mille difficoltà, contro Fiorentina, Napoli e Tottenham ha commesso degli errori grossolani, ha solo dimostrato di essere quel calciatore che serve (serviva) a questa Roma in piena difficoltà, ovvero, la classe e la personalità che non tutti possono avere.
Hummels ha dimostrato di saper vincere i duelli (contro il Lecce, nove), di dominare l’avversario, di essere pericoloso nell’area nemica. E non è al cento per cento. Ndicka è tornato a giocare nel centro sinistra, ruolo a lui più congeniale; Mancini è più libero mentalmente e non a caso contro il Lecce si è infilato tra le maglie avversarie per firmare la rete del sorpasso. Il vecchietto, insomma, funziona e la Roma ne aveva proprio bisogno. E Ranieri ci ha creduto, lui ha rialzato il Muro.
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