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Rassegna stampa

I Friedkin per lo stadio: un progetto nel piano regolatore

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ULTIME NOTIZIE STADIO DELLA ROMA FRIEDKIN – Il giorno dopo, nella pancia di Trigoria, si parla con l’impressine di essersi liberati di un peso. Intendiamoci, a far tramontare il progetto del nuovo stadio a Tor di Valle, è stato un concorso di cause (cambi di progetto, inchieste, traffico, infrastrutture), ma è stato il Covid ad assestargli il colpo di grazia, scrive la Gazzetta dello Sport.

E se l’ex presidente Pallotta (criticato ieri dagli ultrà per la questione del club «mero utilizzatore» dello stadio, ma è solo gergo legale per evitare problemi giudiziari) ha esternato amarezza, nella Roma c’è chi adesso dice come quello fosse un progetto per un quartiere e non solo per uno stadio, nonostante ieri l’ex assessore Caudo abbia detto, a Playradio, che la compagnia aerea «Emirates» era pronto a comperare i «naming rights».

In ogni caso, si riparte dalla certezza detta da Fonseca: «I Friedkin vogliono lo stadio». Vero, e lo vogliono più piccolo (circa 40.000 posti), ecosostenibile, nel perimetro del Piano Regolatore, in un quartiere popolato e infrastrutturato, utilizzando la legge sugli stadio e senza fare nient’altro. Al massimo, se l’area prescelta fosse senza hotel, facendone uno.

A Trigoria non si nascondono che Eurnova, proponente del progetto di Tor di Valle, potrebbe avviare un’azione legale nei confronti del club, ma non fanno drammi, anche perché i terreni sono pignorati per 1,2 milioni e nella lettera inviata al Comune la società espone diverse criticità.

Ciò che conta, comunque, è mantenere il filo diretto con l’amministrazione (e con la prossima, se in primavera cambiasse), che si è detta disponibile a cercare nuove aree in sinergia col club. Logico che per la Raggi siano giornate di critiche da parte dell’attuale opposizione e da ex amministratori, ma c’è già un’agenda che prevede un incontro fra la Roma e il Comune per venerdì. Anche perché i Friedkin è pronta a investire circa 400 milioni sul progetto, con questa tempistica: 2 anni per avere i permessi e altrettanti per costruire. Esito 2026.

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I 5 Stelle hanno un dossier con 18 aree da valutare. Oltre a Tor Vergata, Ostiense e Fiumicino, occhio anche all’Eur e la zona Palmiro Togliatti, ma le soluzioni sono diverse. Resta in piedi la questione Flaminio, per il quale è pronto un progetto innovativo (ma il club non c’entra).

In questo caso si tratterebbe di una ristrutturazione, che però, causa vincoli delle Soprintendenze, difficilmente potrebbe approdare a uno stadio a «cinque stelle» Uefa. Ma non è escluso che nella struttura possa approdare il museo della Roma, uno «store» e giocarvi la Primavera. Poi, se son rose fioriranno.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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