Rassegna stampa
I Friedkin: “Roma, sveglia il gigante. Serve pazienza, ma poi vinceremo”
NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – Da Ivan Turgenev a Cat Stevens, quando padri e figli dialogano possono essere partoriti capolavori. La Roma non è né un romanzo né una canzone, ma Dan e Ryan Friedkin – nella loro prima intervista da proprietari della società – come presidente e futuro plenipotenziario hanno dato alcune parole chiave che vanno interpretate.
1) Roma come «gigante addormentato». Ovvero: ci sono potenzialità inespresse o da ridestare, a partire dal «nuovo stadio», su cui ieri la sindaca Raggi ha detto: «Lo stiamo approvando. Forse in aula entro l’anno»; 2) Roma come «non solo business, ma anche passione». Ovvero: sappiamo che la precedente gestione ha ricevuto critiche in questo senso, stavolta sarà diverso; 3) Roma come «ambizione e pazienza». Ovvero: l’obiettivo è «vincere», ma occorrerà tempo perché «i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani». segno di una volontà di puntare su giovani da fare crescere. Un’apertura a Rangnick e alle sue idee? 4) Roma come «visibilità». Ovvero: «se vinciamo», si può dare vetrina al club nel mondo; 5) Roma come «collaborazione». Ovvero: sinergie con le società di Serie A «per raggiungere la Premier League in termini di immagine e di ricavi»; 6) Roma come ascolto e azione. Ovvero: occorre «prendere conoscenza» della realtà, perché «è più importante lavorare che parlare». Nella realtà. in prospettiva, potrebbe esserci anche un ruolo per Totti; 7) Roma come «impazienza». Ovvero: «Non vediamo l’ora di conoscere la squadra e parlare con Fonseca».
E sembrano essere fatti e non parole, visto che da giorni sono a Roma i due manager principali del gruppo, Marc Watts ed Eric Williamson. Anche ieri hanno avuto un incontro col Ceo Fienga e Calvo. Un lavoro da sherpa per preparare l’arrivo della famiglia, attesa forse già la prossima settimana. In ogni caso, c’è da gestire l’assemblea degli azionisti,nominare il nuovo Cda ed entro un mese lanciare l’Opa per l’acquisizione della società e per l’uscita dalla Borsa.
Dan Friedkin è chiaro: «Roma è una delle mie città preferite. Abbiamo una responsabilità enorme. C’è tanto da fare. Gestiremo con professionalità, rigore e dedizione. Collaborando con la Lega, non c’è alcun motivo per cui non dovremmo essere il migliore campionato del mondo. Servono infrastrutture e noi siamo impegnati a costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile».
Il presidente non si nasconde: «Lo diciamo senza mezzi termini: vogliamo vincere, ma abbiamo bisogno di pazienza. Il potenziale è incredibile. Questa è già una delle più grandi squadre del mondo». E il figlio Ryan aggiunge: «Abbiamo avuto timore he la trattativa saltasse, ma la passione non è mai diminuita. La Roma è un po’ come un gigante addormentato. Col tempo potrà competere per dei trofei a tutti i livelli». Titoli di coda sul gruppo: «Non vediamo l’ora di parlare ancora con Fonseca e conoscere i giocatori», conclude il presidente. Volontà reciproca.
(Gazzetta dello Sport)
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