Tammy Abraham

AS ROMA NEWS NAPOLI ABRAHAM OSIMHEN – Sono costati tanto (40 più bonus e 71 milioni) ma valgono anche l’ultimo centesimo speso. Perché di centravanti in giro come Abraham e Osimhen ce ne sono pochi. Soprattutto in serie A dove al di là di Immobile e Vlahovic ci si aggrappa ancora alle giocate di campioni come Dzeko e Ibrahimovic con le carte d’identità un po’ sgualcite, scrive Il Messaggero.

Tammy e Victor invece hanno rispettivamente 24 e 23 anni. Un futuro da scrivere ma un presente già importante. Napoli-Roma è soprattutto il confronto tra questi due giganti del gol. Due centravanti con caratteristiche diverse a tal punto che con qualche accorgimento tattico, potrebbero addirittura giocare insieme.

Perché Abraham sta imparando ad essere un uomo-squadra, a giocare anche spalle alla porta, a far salire i compagni per poi diventare letale quando viene innescato in profondità. Osimhen è più uomo d’area, dotato di una forza fisica straripante che gli permette nell’uno contro uno di avere pochi rivali al mondo. Capello li ha definiti poco tempo fa «due centravanti verticali», meravigliandosi dell’incidenza che stanno avendo in serie A.

E in effetti dando un’occhiata ai numeri, Tammy e Victor per Roma e Napoli sono indispensabili. I gol segnati dicono molto (15 a 12 per l’inglese) ma non tutto. Perché ad esempio il nigeriano è stato fermo a lungo per la frattura dello zigomo, saltando la bellezza di 11 partite in campionato. L’inglese ha una percentuale realizzativa del 23,1% (dati Opta), il nigeriano leggermente superiore (24%). Ma mentre Tammy segna di destro (12), sinistro (2) e di testa (1), Victor ha forse come limite quello che con il piede mancino fatica anche a scendere dal letto. Tuttavia nelle rispettive rose non hanno eguali. Ergo, se mancano loro, bisogna cambiare modo di giocare. Shomurodov ben presto è infatti sceso nelle gerarchie di Mourinho mentre Mertens, con il passare inesorabile degli anni, sta ultimando l’ultima trasformazione della carriera diventando una seconda punta.

C’è chi preferisce l’uno, chi l’altro. Pruzzo, il mitico Bomber del secondo scudetto giallorosso, stravede ad esempio per l’inglese: «All’inizio avevo qualche dubbio ma adesso mi ha letteralmente conquistato. È un attaccante completo, segna tanto e in un campionato come il nostro, che continua ad essere ostico dal punto di vista tattico per chi viene dall’estero, ha dimostrato al primo anno di saperci fare. Per me poi non ha ancora espresso completamente il suo potenziale, può diventare fortissimo».

Beppe Signori, bandiera biancoceleste, ha un debole invece per Osimhen: «È un centravanti che fa reparto da solo. Dà profondità al gioco ed è micidiale di testa, l’ideale per i cross dalle fasce. Se continuerà così diventerà certamente un giocatore importante a livello mondiale». In effetti a paragonarli o a cercare chi dei due attualmente è più forte, si rischia di scivolare nell’amletica domanda che si pone ai bambini, se si vuole più bene a mamma o a papà.

Si tratta di due attaccanti fenomenali che grazie a Mourinho e Spalletti possono completare la loro maturazione. Ed è proprio il rapporto con i due allenatori un altro fattore che li accomuna. Tammy di José parla come dello «zio romano. Mi alleno con lui tutti i giorni ma ancora nutro un po’ di soggezione». Victor per Luciano ha quasi una venerazione: «Sono onorato di essere allenato da uno come lui. Mi dà tanto e spesso ci fermiamo a lavorare da soli anche dopo l’allenamento».

Se la Roma, oltre a veder riaperto il discorso Champions dopo il pareggio della Juventus di ieri, è a tre partite dal tornare a vincere un trofeo che manca in bacheca dal 2008 (vinto proprio con il tecnico toscano) e il Napoli lotta per lo scudetto, molto del merito è di questi due ragazzi dal sorriso facile. Che oggi torneranno a sfidarsi. All’Olimpico ad ottobre finì 0-0 con l’ex Chelsea che fallì una clamorosa occasione a tu per tu con Ospina mentre Osimhen colpì un palo, scheggiò la traversa e si vide annullata una rete. Domani pomeriggio il pareggio non servirà a nessuno. E se una partita chiama gol, state pur certi che Tammy e Victor stavolta risponderanno presente.



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