Una giornata speciale, cominciata presto. Perché per andare a incontrare Papa Francesco, Spalletti aveva anticipato l’allenamento alle 8,45. La squadra giallorossa è arrivata in Vaticano in pullman alle 11, i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti Baldissoni e Massara hanno raggiunto la Sala Clementina, all’interno del Palazzo Apostolico, dove si è svolto l’incontro con il Santo Padre. Con lui c’era Monsignor Fisichella, responsabile degli eventi del Giubileo, che ha favorito l’incontro e la partita amichevole di oggi. Con la Roma, nell’udienza privata, anche la squadra del San Lorenzo de Almagro, che affronterà i giallorossi oggi pomeriggio all’Olimpico nell’ambito della Festa della Famiglia. Il Papa è tifoso della squadra argentina, in gioventù ha giocato in porta e per questo ha apprezzato molto che gli sia stata donata la maglia numero uno. La Roma, per mano del direttore generale Baldissoni, gliene ha donate due, rigorosamente bianche e con la scritta Francesco. Una il Papa l’ha riconsegnata firmata alla società giallorossa, che la metterà all’asta per raccogliere fondi per le famiglie dei terremotati. Anche il San Lorenzo ha donato la sua maglia rossoblù.
LA BENEDIZIONE – Per i giocatori, che hanno ricevuto la benedizione papale, è stata una grande esperienza, in particolare per i giocatori argentini, anche quelli della Roma. La società giallorossa ci tiene molto a questo evento e anche alla partita di oggi e spera di riempire l’Olimpico, anche se finora la prevendita non è stata granchè. La presenza del Papa nella Sala Clementina è durata circa trenta minuti, il Pontefice ha fatto il giro, ha salutato tutti, i giocatori quasi tutti con la stretta di mano, pochi con il baciamano, al quale si è sottoposto anche Baldissoni. Il Papa ha scherzato con alcuni giocatori, si è soffermato qualche minuto con Totti, lo ha riconosciuto. Il Pontefice ha fatto una carezza sulla cresta inconfondibile di El Shaarawy.
LE REAZIONI – Alcuni giocatori hanno raccontato la loro giornata speciale. Totti stima molto il Papa che porta il suo nome: «Una giornata stupenda, l’incontro con un grande Papa. Domani (oggi, n.d.r.) tutti allo stadio per aiutare le famiglie terremotate». I più emozionati erano i sudamericani. Paredes ci teneva da tempo a incontrare il Santo Padre: «È difficile descrivere con le parole le emozioni di questa mattinata. Ero già stato in visita al Vaticano ed ero rimasto impressionato dalla bellezza di questo luogo. Ma vederne l’interno e ricevere la benedizione di Papa Francesco è stata una emozione che rimarrà indelebile nella mia memoria». Iturbe è argentino, anche se ha scelto di giocare con il Paraguay: «È stata una emozione incredibile. Per me non è stato il primo incontro con Papa Francesco, ma anche stavolta sono rimasto quasi di pietra davanti a lui». Perotti ha dato una grande importanza a questo incontro: «Una giornata bellissima perché io sono molto credente e ovviamente perché il Pontefice è argentino come me e questo rappresenta un orgoglio immenso per il nostro Paese. Il Papa ci ha ringraziato per l’iniziativa dell’Olimpico, spero vengano tante persone allo stadio!». Federico Fazio è arrivato da un mese a Roma e non pensava di fare questo incontro così presto: «E’ incredibile, in Vaticano per essere ricevuti da Papa Francesco!». Anche per El Shaarawy è stato un incontro che ricorderà: «Un’emozione forte. Avevo già avuto modo di incontrare il Pontefice prima dell’amichevole con l’Argentina. È stato bello ricevere il suo ringraziamento per quanto faremo domani (oggi, ndr) e invito tutti i tifosi giallorossi a venire allo stadio». Francesco Totti oggi scenderà in campo da titolare con una maglia unica nella storia della Roma, con il logo dell’evento. L’incontro con il Papa è coinciso con un momento di solidarietà e di preghiera per le famiglie terremotate e di impegno in favore dell’Emergenza Terremoto Centro Italia.
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)
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