Lo stato di crisi in vigore dopo il k.o. con lo Spezia in Coppa Italia non è ancora stato proclamato, almeno ufficialmente, ma in casa bianconera l’atmosfera non è delle migliori, anzi. Il modo in cui sono stati incassati tre gol dai liguri ha preoccupato per l’imbarazzante blocco psicologico che ha paralizzato una squadra a cui Iachini chiede, adesso, una reazione in quel di Roma.

QUESTIONE DI MENTE – «Nell’ultima partita si sono evidenziate situazioni psicologiche legate al passato, ma nel calcio conta lo spirito e la voglia di aggredire le partite, e dovremo essere capaci di farlo anche a Roma – spiega il tecnico ascolano -. Se pensiamo di presentarci facendo solo la fase di non possesso, allora sbagliamo. In partite come queste bisogna cercare di andare a fare gol se vuoi fare risultato». Tutto chiaro, se spiegato a parole, ma Beppe Iachini, che su questa Udinese sta mettendo mano in maniera pesante, sa perfettamente di essere ancora lontano dal proporre l’idea di squadra e di gioco che lui ha in mente. «Non siamo ancora quelli che vorremmo, abbiamo il cartello dei lavori in corso addosso, ma dobbiamo proseguire nel nostro lavoro di conoscenza, credendoci. I giocatori di qualità non ci mancano, ma il campionato italiano non permette cali o soste e buona parte dei nostri giovani deve crescere tatticamente».

EQUILIBRIO – Il riferimento è tutto per Penaranda, in predicato di affiancare Duvan Zapata in un attacco che a supporto prevede anche Rodrigo De Paul, come ammesso da Iachini. «È un giocatore offensivo e noi ci stiamo proponendo con un atteggiamento molto offensivo con uno o due trequartisti, quindi continueremo così, ma dovremo anche essere equilibrati». La parolina magica, usata come un mantra dagli allenatori, non manca mai. È proprio l’equilibrio che spesso offre l’idea della qualità del lavoro e Iachini non sfugge alla norma, sapendo che di fronte avrà una grande avversaria. «Reputo la Roma la vera antagonista della Juve. Spalletti farà turnover? Hanno tanti bravi giocatori e modi diversi di attaccare a seconda degli interpreti. Con Dzeko hanno il riferimento, con Perotti e Totti il falso nove e noi ci siamo preparati ad affrontarli. La linea difensiva sa bene cosa deve fare». A proposito di difesa, recupererà Felipe, uscito acciaccato nella partitella in famiglia svolta mercoledì.

(Gazzetta dello Sport – S. Martorano)



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