AS ROMA NEWS DERBY LAZIO IBANEZ – Ancora una volta, eccolo materializzarsi l’incubo. Il 15 gennaio del 2021 aveva le sembianze di Lazzari. Ieri quelle di Felipe Anderson. Il risultato non cambia: la Roma perde il derby e sul banco degli imputati sale nuovamente Ibañez. Un errore banale quello del brasiliano, un eccesso di sfrontatezza che spalanca la strada alla Lazio, scrive Il Messaggero.
Leggi Ibañez e pensi a Zebina: stesse movenze, potenzialità, forza fisica, capacità d’anticipo e purtroppo stessi errori. Quello di ieri, propiziato da un pallone non perfetto di Rui Patricio, e soprattutto dal fatto, che non essendo un mancino, Roger una volta ricevuta la palla sul piede sinistro ha provato a metterla sul destro. Un tocco in più, fatale, soprattutto nel momento in cui lo stop ha visto schizzare via il pallone. Felipe Anderson se n’è accorto e il papatrac è stata la logica conseguenza. Un disastro. Ma qui torniamo a vecchie e ormai dimenticate richieste avanzate inutilmente per tutta l’estate da Mourinho: un centrale di piede mancino. Volontà rimasta inevasa nel mercato del gm Pinto.
Ibañez vede così proiettato di nuovo un film che aveva faticosamente provato a cancellare. Seicentosessanta giorni dopo, invece, cambiano le comparse, non l’attore principale: Roger. All’epoca era servito uno scivolone per permettere a Lazzari di sopraffarlo, regalando a Immobile la palla del vantaggio, dando così il via al suo black friday personale. Più che di sconti, il brasiliano era stato in vena di veri e propri regali. Non pago, infatti, sul 2-0 era stato poi bruciato in velocità dal solito Lazzari che una volta caduto, si era rialzato e aveva permesso a Luis Alberto il facile raddoppio.
Stavolta è bastato un errore, uno solo, ma fatale. E pensare che in stagione, dopo Smalling – totem difensivo giallorosso – Ibañez aveva sbagliato poco e nulla. Era stato graziato a Milano, quando il gol di Dzeko, propiziato da una sua chiusura in ritardo, era stato poi annullato dal Var. Ieri è toccato nuovamente a lui sbagliare, nella gara più sentita, quella più importante, alla quale Roger – ormai alla quarta stagione in giallorosso – tiene in modo particolare.
Non è purtroppo una novità evidenziare errori individuali nella difesa della Roma. Aveva iniziato Spinazzola a Torino, con quello sciagurato passaggio per vie centrali dal quale era poi nata la punizione del vantaggio di Vlahovic. Poi, la premiata ditta Rui Patricio-Karsdorp aveva confezionato tre dei quattro gol del ko di Udine. Ancora una leggerezza di Mancini a Razgrad (segue Despodov permettendo a Cauly di andare per vie centrali e segnare), Celik a Empoli (in ritardo su Bandinelli), Rui Patricio contro l’Inter (va giù troppo lento), Spinazzola col Betis (errore fotocopia di Torino), Smalling contro il Napoli (l’inglese si fa strapazzare da Osimhen) e Mancini a Helsinki (in grave ritardo su Hetemaj). In totale 10 sulle 19 reti subite tra campionato e coppe. Ieri è arrivato l’undicesimo. Il primo di Ibañez in stagione. Ma il più doloroso della serie.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA