CALCIOMERCATO AS ROMA IBANEZ NOTTINGHAM FOREST – Il mercato della Roma per decollare ha bisogno di liquidità. Così come ha fatto il Milan con la cessione di Tonali (64 milioni), l’Inter con quelle di Onana (52), Pinamonti (20) e Brozovic (18) e la Lazio con Milinkovic-Savic (40). Le plusvalenze di quasi 30 milioni centrate da Pinto, sono servite per restare nei paletti Uefa (non riuscendoci per poco: a ottobre prevista una multa), scrive Il Messaggero.
Per questo la proposta di 25 milioni che il Nottingham Forest ha avanzato tramite intermediari per Ibañez rappresenta ossigeno per il club che nelle ultime ore ha registrato anche l’interesse dell’Al Ahli. Il difensore è stato rimpiazzato numericamente da Ndicka, inoltre, per rendere completo il reparto è stato rinnovato il prestito di Llorente e ci sono anche Mancini, Smalling e Kumbulla (rientrerà a dicembre). Se ce ne dovesse essere bisogno, Cristante e Kristensen possono adattarsi.
Insomma, il brasiliano rischia di diventare una pedina in più. Lasciare la Roma per trasferirsi in una squadra di bassa classifica di Premier League (lo scorso anno si è salvata all’ultimo respiro) non è tuttavia una prospettiva che lo alletta. Figuriamoci in un campionato minore come quello arabo. Comprensibile, ma alla Roma serve denaro fresco per sbloccare definitivamente il mercato in entrata e a Trigoria stanno provando a fargli cambiare idea.
Le offerte del Nottingham e dell’Al Ahli ci sono. Pinto che aveva fissato inizialmente il prezzo a 35 milioni, ma a 30 (raggiungibili attraverso bonus) è disposto a chiudere, le sta valutando. Spinosi, uno degli agenti di Roger, invece, nega l’interesse degli inglesi, forse per evidenziare che la meta non è gradita: «Sono solo chiacchiere. Alla Roma sta benissimo e vuole rimanere», le sue parole a TAG24.
Ibanez è arrivato in prestito gratuito dall’Atalanta nel gennaio 2020 con obbligo di riscatto a 8 milioni il 30 giugno 2021. Nel contratto di cessione erano previsti alcuni bonus fino a un massimo di 2 milioni, ma soprattutto il pagamento alla Dea del 10% in eccesso rispetto a quanto già maturato a titolo di corrispettivo fisso e variabile in caso di vendita prima del 30 giugno 2024.
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