Rassegna stampa
Idea Pellegrini: battere una big per arrivare in Champions
ULTIME NOTIZIE AS ROMA PELLEGRINI – Chiamarsi Lorenzo non è un merito, lo è invece vedere il proprio nome affiancato all’aggettivo «Magnifico». Ecco, noi che mastichiamo iperboli tutti i giorni, sappiamo che Lorenzo Pellegrini e Lorenzo Insigne ce l’hanno fatta, scrive La Gazzetta dello Sport.
Certo, non governeranno città-stato come fece l’originale – quel Lorenzo de’ Medici da cui tutto nasce – ma nella storia minima del calcio il capitano della Roma e quello del Napoli si stanno già costruendo la loro nicchia d’importanza, che il c.t. Mancini all’Europeo vuole vestire d’azzurro Nazionale. Se entrambi sono Gemelli come segno zodiacale (19 giugno il giallorosso, 4 giugno l’azzurro), il romanista ha però quattro anni di meno, quelli che servono per sentirsi ancora nel pieno della sua ascesa.
È per questo che stasera sarà lui a incarnare quello spirito che Paulo Fonseca ha chiesto ieri, scacciando gli incubi che assediano l’universo giallorosso da quando la Lega di Serie A, facendo slittare il rinvio di Juve-Napoli dal 17 marzo al 7 aprile, ha, secondo la Roma, favorito i partenopei, che non hanno più avuto l’impegno infrasettimanale come i giallorossi. «Ma noi siamo pronti per questa partita difficile – ha detto l’allenatore – perché abbiamo gestito alcuni giocatori. Non voglio alibi, la squadra deve essere motivata. Mi aspetto una buona prestazione della mia squadra».
Lo è anche il tecnico, che scaccia ogni pensiero sul futuro. «Io sono concentrato sul presente. Il presente è il Napoli». Proprio vero, ed è per questo che ha investito Pellegrini del compito di trasmettere alla Roma tutta la grinta che occorre in quella che pare una partita spareggio. Lorenzo lo sa, ed è pronto a sdoppiarsi. Partirà come trequartista ma, se la partita faticherà a mettersi sui binari giusti per i giallorossi, è pronto ad arretrare anche in mediana, per consentire una squadra ancor più a trazione anteriore.
D’altronde, tocca anche al capitano vincere l’idiosincrasia della Roma negli scontri diretti al vertice. E se il bilancio complessivo di Fonseca (2 campionati) in questo senso è finora di 3 vittorie in 20 partite, in questa stagione il dato è ancor più preoccupante, perché i successi sono zero, a fronte di 3 pari e 5 k.o.
Numeri che non sono certo un trampolino per la qualificazione in Champions – obiettivo dichiarato di entrambe le squadre – ma che non cambierà il futuro di Pellegrini. Dopo un paio di incontri preliminari l’agente Pocetta e il g.m. Pinto hanno deciso di rivedersi a fine stagione per concludere la trattativa per il rinnovo del contratto. Il lieto fine, sussurrano tutti, è assicurato. Ma per farlo materializzare la Roma ha bisogno di rientrare nell’Europa dei grandi. Per questo la sfida di stasera contro il Napoli dell’altro Lorenzo – Insigne di nome e di fatto – può essere decisiva.
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