(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Di Francesco contro Valverde, esattamente come nella scorsa stagione. È vero, ora è tutto diverso, Sassuolo e Athletic Bilbao fanno solo parte dell’album dei ricordi. Ma per Di Francesco quello è stato un passaggio chiave. Perché è proprio in quella doppia sfida nel girone di Europa League che a Monchi si accese la lampadina. «Ma quanto gioca bene il Sassuolo», il pensiero del d.s. giallorosso, conquistato forse anche più dalla partita di ritorno (3-2 dei baschi al San Mames e neroverdi eliminati) che non da quella d’andata (dove il Sassuolo invece trionfò per 3-0, con reti di Lirola, Defrel e Politano). Ecco, lì scoccò la scintilla che poi portò alla decisione di portare Di Francesco alla Roma. Insomma, era destino per entrambi. Perché quella sfida lì di Europa League stava per disegnare un dolce futuro per entrambi gli allenatori. Valverde si fermò poi ai sedicesimi con una clamorosa eliminazione per mano dell’Apoel Nicosia, Di Francesco proseguì in una stagione in cui il suo Sassuolo pagò a duro prezzo il costo iniziale del doppio impegno. La scintilla però era già scoccata, tanto che poi Monchi ne parlò profondamente con Franco Baldini (consulente personale di Pallotta) e trovò anche lì terreno fertile. Stavolta, magari, Di Francesco spera però che vada a finire meglio della scorsa stagione, anche a costo di rinunciare a qualcosina sotto il profilo del gioco.
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