Paulo Fonseca

ULTIME NOTIZIE AS ROMA ATALANTA FONSECA – La qualificazione alla prossima Champions League è ormai quasi impossibile: 4 punti nelle ultime 5 partite hanno zavorrato la classifica giallorossa, con Fonseca che è stato il primo a mollare il campionato per puntare tutto sull’Europa League, scrive il Corriere della Sera.

La partita di stasera contro l’Atalanta – Gasperini è 3 su 3 contro Fonseca in queste due stagioni – è però lo stesso importantissima per il momento «storico». Il clamoroso flop della Superlega ha ottenuto un risultato: ha avvicinato come mai prima la tifoseria giallorossa alla presidenza Friedkin.

I texani erano stati spesso criticati per non aver preso posizioni forti – oppure per averle cambiate in corsa come per esempio nel caso dei diritti tv, che sono costati tra l’altro la perdita del finanziamento da parte dei fondi di investimento – mentre in questo caso hanno dimostrato un tempismo perfetto, parlando prima del crollo del piano di Agnelli e Florentino Perez e non dopo. La differenza tra coraggio e opportunismo.

La Roma ha resistito alla tentazione di passare dalla parte dei ricchi e (pre)potenti. Il comportamento dei Friedkin non è passato inosservato. Da Monaco di Baviera sono arrivati i complimenti del Bayern, recapitati da Rummenigge, amministratore delegato dei bavaresi. Con Juve, Milan e Inter fondatrici della Superlega era importante che una squadra italiana come la Roma si opponesse al «calcio dei ricchi».

In attesa di affrontare stasera l’Atalanta anche Paulo Fonseca si è schierato contro la Superlega: «Come quasi tutti gli allenatori sono totalmente contrario. Sono orgoglioso di far parte del calcio perché ha dimostrato una cosa: non è il denaro che conta, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. E sono orgoglioso della posizione presa della Roma. Superlega in futuro? Non sono preoccupato, il calcio ha dimostrato forza con questa reazione. Penso che si può sempre migliorare, ma in un anno di grande difficoltà il calcio ha dimostrato di farcela. Stiamo giocando, non è la condizione ideale, vorremmo avere i tifosi, ma siamo sopravvissuti».

La squadra deve dare una risposta. Non si può vivacchiare in attesa del Manchester: «Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo giocare per vincere. Non siamo dove vogliamo, potevamo fare di più. Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i 4 posti, dopo abbiamo perso giocatori importanti».



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