(Il Tempo – E. Menghi) Fare armi e bagagli non era nella testa di Dzeko prima che la Roma aprisse la porta del mercato al Chelsea. Edin, a dirla tutta, pochi mesi fa ha comprato casa da Delvecchio a Casal Palocco e aveva intenzione di restare a lungo nella capitale, dove la sua famiglia si è subito ambientata e dove sono nati Una e Dani, i figli del bomber con la valigia. Quando ha capito che la società aveva consegnato il suo futuro nelle mani dei Blues per poter sistemare i conti in rosso, il bosniaco non ha nascosto la delusione, poi, a malincuore, ha acconsentito al trasferimento, a patto che il nuovo contratto fosse migliore dell’attuale. Ed è proprio questo il nodo che sta prolungando l’attesa, l’agente connazionale del giocatore è partito alla volta di Londra per discutere i dettagli da mettere nero su bianco. L’ingaggio offerto dagli inglesi è di 7 milioni a stagione (3,5 da qui a giugno), un paio in più di quanto percepisce alla Roma, ma Dzeko non si accontenta dello stipendio ritoccato verso l’alto e chiede un anno in più rispetto alla scadenza messa sul piatto. Lavori ancora in corso, quindi, ma la distanza potrebbe essere colmata in giornata, grazie al blitz del procuratore in Inghilterra. Arrivati a questo punto della trattativa, il rischio che salti tutto è ridotto al minimo, ma il mercato è pazzo e imprevedibile e solo sette mesi fa Manolas stava per salire su un aereo per San Pietroburgo con le visite mediche già fissate, il resto della storia la conoscete. Tocca a Edin decidere come andrà, Roma e Chelsea il loro accordo l’hanno trovato sulla base di 50 milioni di euro (più bonus fino a 60), comprensivi del trasferimento dell’altro giallorosso Palmieri, rimasto in stand-by in attesa della risposta del compagno di squadra, ed è l’attaccante che ora deve dire la sua.
Spetta a lui infatti una parte della decisione e si è preso qualche giorno per pensarci, ma oggi dovrebbe dire il fatidico «yes». «Io non so nulla, quando ci saranno novità lo saprete», ha fatto sapere Antonio Conte interpellato sul tema e ieri mattina a Cornaredo un piccolo allarme era scattato nel vedere la punta intenta a caricare una macchina di bagagli, ma è rientrato tutto in fretta perché in realtà Dzeko stava facendo un favore alla sorella e non stava affatto «scappando» da un ritiro che doveva essere blindatissimo e invece ha lasciato la Roma più scoperta del solito. La stessa scena dentro Trigoria non l’avrebbe vista nessuno. Così come il via vai di procuratori che a turno vanno da Monchi, concentrato nell’obiettivo di portare a casa un terzino e un esterno per provare a far dimenticare a Di Francesco in primis, e ai tifosi poi, la dolorosa e imminente cessione di Edin. Una delle opzioni sul tavolo del diesse spagnolo è quel Deulofeu che ha avuto anche a Siviglia. Lo conosce bene e lui conosce il campionato italiano. L’agente lo sta offrendo a molti club tra cui il Napoli, che resta vigile, mentre i giallorossi avevano declinato l’estate scorsa e adesso ci pensano su. Per la difesa al vaglio c’è Aleix Vidal del Barcellona. Intanto la maledizione delle ginocchia fragili sconfina in Messico, dove Iturbe si è lesionato i legamenti dell’articolazione destra, cosa che rischia di compromettere il riscatto (obbligatorio da contratto, ma al verificarsi di determinate condizioni) dell’argentino, della Roma in prestito al Tijuana. Potrebbe operarsi a Los Angeles.
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