Quattro passi indietro, tanti quanti i gol subiti dalla Roma a Vigo contro il Celta nell’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato, che per i giallorossi comincerà domenica pomeriggio (ore 18) a Bergamo contro l’Atalanta. “È stato un disastro tecnico e tattico, non mi è piaciuta per niente la squadra, non mi è piaciuto l’approccio e c’è stata poca intelligenza tattica”, le prime parole di Eusebio Di Francesco dopo il 4-1 (per i giallorossi a segno nel secondo tempo Strootman) subito dalla formazione romanista, crollata sotto i colpi del Celta, tredicesimo nell’ultima Liga e semifinalista in Europa League.

Nella ripresa, quando Di Francesco ha inserito gran parte della formazione titolare (nei primi undici c’erano solamente Bruno Peres, Kolarov e Defrel, per la prima volta schierato al centro dell’attacco) è andata meglio, ma ormai il danno era fatto. “Potevamo prendere cinque o sei gol — ha proseguito il tecnico —. Non mi aspettavo una prestazione del genere, nonostante i cambi. Nel primo tempo ci hanno massacrati, non ci sono scusanti, le partite non si preparano in un’ora, abbiamo fatto il contrario di quello che avevamo provato”. Parole pesanti, e preoccupanti a meno di una settimana dall’inizio del campionato. “Ritengo che questa partita sia stata importante per le valutazioni del momento, non mi piace farne di definitive. Ci sono delle cose da migliorare, le valuteremo, spero che ci serva da lezione per l’approccio alle gare. Si gioca come ci si allena, noi dobbiamo alzare la qualità degli allenamenti ma sono convinto che andremo a Bergamo a fare una grande partita”.

(Corriere della Sera)



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