Luciano Spalletti ordina: «Dobbiamo ripartire subito con il lavoro». Ieri alla ripresa degli allenamenti non è stato facile per il tecnico trasferire al giocatori la voglia di guardare avanti. L’allenamento era stato fissato alle 18, ma l’allenatore era a Trigoria sin dal mattino. Dopo il vertice con i dirigenti ha tenuto a rapporto la squadra nella sala riunioni per mezz’ora. L’allenamento è coiminciato alle 18,30 ed è terminato alle 20. Spalletti era sereno. Deciso, non duro, ma determinato a far capire ai giocatori gli errori commessi. Il tecnico ha cominciato la sua analisi ricordando alla squadra i meriti per aver conquistato la possibilità di andarsi a giocare la Champions: «Non ho smesso di essere orgoglioso di voi per aver avuto l’opportunità di essercela giocata. Questa dura sconfitta non cancella quello che è stato fatto nel girone di ritorno e l’impegno che avete messo durante la preparazione estiva. Ma sicuramente con questa sconfitta dovremo fare i conti».
SOLO CON IL LAVORO – Un tema che aveva affrontato già a caldo, in conferenza stampa. Sa che il pesante tracollo esporrà la Roma alle critiche: «Questa sconfitta è un avversario che si può cancellare con l’impegno e il lavoro. Le prossime partite sono quelle che ci possono dare subito una nuova traccia, a cominciare da Cagliari». La Roma deve cercare di rimettersi subito sulla strada giusta. Ci sono subito partite che possono ricreare il clima giusto. «Ma ci vogliono le prestazioni», questo il senso del discorso di Spalletti alla squadra. Il tecnico non vuole dare alibi ai giocatori. «Non ci sono attenuanti per una sconfitta di queste proporzioni, gli alibi sono dei deboli». Poi l’allenatore ha comunicato ai giocatori i numeri della partita. Fino alla fine del primo tempo, quando le squadre erano undici contro undici, il P o r t o ha fatto un s o l o tiro in porta. Le statistiche hanno supportato il discorso dell’allenatore. La Roma ha tirato diciotto volte in porta e il Porto tredici, la Roma ha vinto il cinquantatre per cento dei duelli e ha fatto registrare il cinquantadue per cento di possesso palla, che è sceso solo al quarantotto quando la Roma è rimasta in nove.
CAMBI – Spalletti poi ha responsabilizzato i giocatori. Non ci sono state critiche severe, o appunti individuali. «Ricordate in ogni partita l’importanza di vestire la maglia giallorossa». Fazio ha spiegato a tutti i nuovi compagni c h e anche l’Europa League è una competizione che può regalare stimoli e gratificazioni. Discorso che Spalletti ha apprezzato. «Abbiamo l’obbligo di ricostruire quello che abbiamo perso contro il Porto. Senza dimenticare quello che sappiamo fare, perchè lo abbiamo già fatto, nel bene o nel male, come nel caso del preliminare». Spalletti ha poi analizzato gli errori commessi. «Siete in grado di cancellare questa sconfitta», ancora il senso del suo discorso. Ha chiesto di matabolizzarla in fretta, come fece dopo il 7-1 di Manchester, il 10 aprile 2007, c’era lui anche in quella orribile serata, poi la Roma seppe ripartire. Puntando su valori morali che il tecnico riconosce anche a questo gruppo. Il tecnico ha ricordato i sacrifici che sono stati fatti per giocare quella partita e ha chiarito ai giocatori che sanno come fare per ripartire. Da oggi comincerà a preparare la partita di Cagliari. Ci saranno molte novità. Tornano Florenzi (ha recuperato), Vermaelen ed El Shaarawy. Escono Paredes e Dzeko, forse Juan Jesus.
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)
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