C’eravamo lasciati nel far west, ci ritroviamo dopo il tramonto ad ovest. E speriamo che domani sia davvero l’alba di una nuova civiltà. Adesso è ufficiale, quattro anni dopo l’ultima volta, il derby torna in serale: l’andata di Coppa Italia, il primo marzo, si giocherà alle 20,45. Una decisione ufficializzata della Lega Calcio che, soprattutto in un giorno feriale, tiene finalmente conto delle esigenze dei tifosi, di chi lavora e – al di là delle proprie passioni – non può certo chiuder bottega per volare all’Olimpico nel primo pomeriggio di un giorno feriale. Una scelta per provare a richiamare la gente allo stadio, dunque, favorita ovviamente dal pressing della Rai, che trasmette il match sulla prima rete, dalla Lega che avrebbe dovuto pagarle una penale da un milione di euro, da Roma e Lazio, ormai da tempo alla disperata ricerca del proprio pubblico a casa. Il Viminale e la Prefettura hanno acconsentito al via libera alla notturna, pur con gli occhi sbarrati sul futuro: solo se tutto filerà liscio, anche gli altri due derby (il ritorno 5 aprile e campionato 30 aprile) si potranno giocare allo stesso orario. E senza barriere: al di là delle parole di facciata del ministro dello sport Lotti, questa gara sarà un test, eccome, per anticipare (forse già a marzo) i tempi ragionevoli del superamento delle divisioni interne. Altrimenti si procederà con molta più cautela.
MATURITÀ Un esame vero e proprio, insomma, per una capitale finita troppo spesso nel pallone e sotto terribili riflettori al buio. Lo stop alle stracittadine in serale era arrivato infatti il 9 aprile del 2013: «Ho già scritto alla Lega perché i prossimi derby tra Roma e Lazio vengano disputati di pomeriggio per questioni di sicurezza: non è più tollerabile che ogni volta debbano puntualmente verificarsi degli incidenti», tuonò l’allora prefetto Pecoraro all’indomani di un derby particolarmente acceso, terminato 1-1 sul campo – reti di Hernanes e Totti (su rigore) – e con il bilancio di otto accoltellati e quattro arresti all’esterno dell’impianto. Una decisione che ebbe conseguenze anche sul calendario della storica finale di Coppa Italia, giocata poi il 26 maggio alle 18.00: «Non ci sarà mai una rivincita di quel giorno», continuano a ribadire tutti i tifosi biancocelesti. Che già lunedì, tramite i Lazio Style e le ricevitorie LisTicket, potranno acquistare i biglietti. La Tevere, all’andata, sarà tutta laziale. Al ritorno farà la Roma gli onori di casa.
(Il Messaggero – A. Abbate)
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