Edin Dzeko

(Il Messaggero – M. Ferretti) Riflessione un attimo prima del fischio d’avvio di Skomina: ma la Roma non doveva vergognarsi per come aveva vinto a Baku? Fate come vi pare, verrebbe da dire. Occhio alla classifica, comunque: giallorossi a quota 4, dunque (ancora) al secondo posto anche in caso di un passo falso allo Stamford Bridge. Situazione psicologica, dunque? Da verificare. Come sempre, quando c’è di mezzo la Roma. Si (ri)comincia in maniera pessima, bissando – di fatto – l’assist pro Insigne di sabato scorso, stavolta con Jesus nelle vesti di fine suggeritore. Possibile? Possibile. Difensori da incubo, in parole povere. Anche in mancanza di un pressing potente dei Blues. Mah. Roma in vena di regali, regaloni anzi. Una serie impressionante di errori tecnici individuali, in ogni zona del campo. Anche a due passi da Courtois, tanto per vanificare la buona manovra in fase offensiva. Il raddoppio di Hazard arriva ovviamente grazie ad un altro cadeau giallorosso, poi la botta (con deviazione) di Kolarov per restare in partita. Una partita inspiegabile, per molti versi pazza. Roma fragilissima quando non è in possesso palla, ad esempio. Svampita, addirittura.

IL CIGNO DI SARAJEVO Pallone quasi costantemente tra i piedi di quelli di Di Francesco; Chelsea in attesa, anche dell’errore della Roma. Classica situazione da ulcera, per chi ha una Lupa tatuata sul cuore. Perché tu vedi che la squadra potrebbe fare qualcosa di più, che avrebbe l’opportunità concreta per riuscirci ma si ferma quasi sempre sul più bello. Poi, Dzeko. Che c’entra Dzeko? C’entra, c’entra. Avete presente un gol da copertina? Anzi no: da fantascienza. Lo avete presente, insomma? No? Beh, allora date un’occhiata alla rete di sinistro del Cigno di Sarajevo. Che, tanto per mandare un bacetto ai suoi indefessi detrattori, ha voluto segnare il suo primo gol in carriera in casa del Chelsea, proprio sotto i tifosi arrivati dalla Capitale. Ma siccome Edin è uno che ha a cuore la sua gente, ha pensato bene, anzi benissimo di bissare in fretta quel capolavoro. Con un colpo di testa letale. Tutto a posto, quindi? Macchè… Vatti a fidare dei difensori… E così doppietta anche per Hazard. Amen. Riflessione un attimo dopo il fischio finale di Skomina: Roma (ancora) seconda a quota 5 alle spalle del Chelsea, ma – visto quanto accaduto in campo – come non affidarsi ad una lunga lista di rimpianti? Impossibile non farlo. Se tu hai un attaccante nei primi 30 posti del Pallone d’Oro, devi avere per forza anche un difensore almeno nei primi cinquanta. Sennò, fai tanta fatica. E non vinci.



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