Paulo Dybala

AS ROMA NEWS SLAVIA PRAGA LAZIO DERBY DYBALA – L’enigma è proprio quello, farlo giocare o meno? Perché se c’è un giocatore nella Roma (con Lukaku) che può accendere una sfida sentita come quella di domenica prossima è proprio lui, Paulo Dybala. Che oggi prenderà l’aereo per Praga per andare a giocare una partita – quella con lo Slavia – che potrebbe dare ai giallorossi (in caso di vittoria) la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale di Europa League. Senza sapere, però, se alla fine andrà in campo o meno, scrive La Gazzetta dello Sport.

«Il rientro è andato bene – dice Dybala parlando con i media argentini –. Ho avuto un po’ di dolore durante il recupero, che per fortuna è stato veloce. Con il Lecce mi sono sentito bene, sono contento di aver giocato, avevo già avuto una lesione simile alla Juve. In passato mi è successo anche di saltare una Coppa America per un problema muscolare. Ma ho cambiato preparazione e metodo di lavoro per prevenire questo e fermarsi per un colpo è stato orribile. A Cagliari ho pensato subito alla nazionale, per fortuna ora ci sono le nuove convocazioni. Sono i rischi del calcio, si trattava solo di recuperare rapidamente. E dopo 20-21 giorni ero già pronto, come mi avevano detto i dottori».

Del resto, Mourinho un’idea chiara in testa ce l’ha già, anche se poi contrasta con quella di Paulo. Nel senso che se fosse per lui, Paulo oggi resterebbe a casa, a preparare il derby. Di più, Mou glielo ha chiesto subito dopo il Lecce e anche ieri, ricevendo sempre la stessa risposta: «Voglio venire e se serve giocare». Il rapporto tra i due è eccezionale («Dopo la finale del Mondiale penso di aver chiamato prima lui che la mia famiglia», ha detto la Joya), ma Mou è stato chiaro anche domenica: «Ho parlato con Paulo e gli ho detto che sarebbe meglio riposare e non partire per Praga, ma mi ha risposto che vuole venire e giocare».

Dybala invece vuole esserci, anche per mettere minuti nelle gambe. Nonostante i 97 giocati contro il Lecce («Non avrei mai pensato che potesse fare tutta la gara», ha aggiunto Mou), anche perché si sente bene. E stava bene anche domenica, subito dopo la partita. Ieri, ad esempio, Paulo ha fatto differenziato, ma solo per precauzione, nessun rischio o affaticamento. E nel pomeriggio ha svolto un lavoro personalizzato a casa, di prevenzione, con il suo preparatore, vicino ad Oriana («La proposta? Era già tutto deciso: volevo sorprenderla e penso di esserci riuscito, anche grazie a due complici come Paredes e Morata. Il difficile ora è trovare una data, tra le partite e il fatto che vogliamo sposarci in Argentina, con amici e famiglia. Ma a questo ci sta pensando lei»). Proprio perché sa che questo è un momento particolare, con il derby alle porte.

Ma perché Dybala andrebbe utilizzato domani pomeriggio all’Eden Arena? Perché con lui la fase offensiva della Roma acquista un’imprevedibilità che senza non riesce ad avere. Il che vuol dire vedere crescere sensibilmente le possibilità di portare a casa i tre punti. E vincere la sfida con lo Slavia vorrebbe dire anche essere aritmeticamente sicuri del primo posto del girone, mettendo quindi da parte eventuali ansia successive per le sfida (per la verità non proibitive) contro Servette e Sheriff Tiraspol. Primo posto che, a sua volta, significa rimandare ogni discorso europeo a marzo e potersi così concentrare sul campionato e sulla risalita verso posizioni che più competono alle ambizioni della Roma.

Già, il campionato. È questo il motivo per cui Mourinho non intende farlo giocare domani, almeno non dall’inizio e non a lungo. Perché domenica c’è il derby e vuole evitare qualsiasi tipo di sovraccarico per un giocatore che ha avuto un problema al legamento collaterale non più tardi di un mese fa e che per la sfida con la Lazio è assolutamente fondamentale.

Il derby, si sa, a Roma sposta tanto, a livello di umori, di autostima e di ambiente. E poi c’è anche la classifica di mezzo, con la Roma che cerca l’inseguimento al quarto posto e vuole mettere anche un bel solco tra lei e la Lazio. «Qui la gente vive il calcio come in Argentina, io e Paredes siamo molto felici. Quando ho saputo che poteva venire ci ho parlato e dopo ho parlato anche con Mou, spiegandogli che tipo di ragazzo è Leo». Come Mou ha spiegato a lui in questi giorni che domani sarebbe meglio riposare. Per lui e per la Roma. Ma, alla fine, succederà davvero? L’impressione è di sì, ma attenzione ai colpi di scena. Con Dybala non si sa mai…



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