Eusebio Di Francesco

(Il Messaggero – P. Liguori) Il futuro è oggi, contro la Fiorentina all’Olimpico, perché bisogna difendere il terzo posto per tornare in Champions. Il resto è letteratura e chiacchiere, mentre il pareggio a Bologna sono due punti pesanti volati via. Sfortuna, arbitri? No, siamo stati troppo Schick, abbiamo scherzato esibendo il preziosissimo inutile acquisto, poi siamo stati costretti ad afferrare il peri con il caro vecchio Dzeko. Ci sono sempre malattie inspiegabili nella Roma e risultati incomprensibili, eppure Eusebio di Francesco è un allenatore semplice e concreto e il gioco che suggerisce e stimola è convincente. Mi terrei stretto il mister, ma come già è successo ad altri, anche più famosi e molto prima di lui, sul responsabile tecnico si scaricano problemi che appartengono alla società. Se esistono, a volte, superficialità e distrazioni in maglia giallorossa le responsabilità vanno affrontate dalla società, che sembra lontana dalla realtà. Il doppio messaggio di Barcellona è sbagliato: l’arbitro condizionato non modifica una sconfitta con due autoreti e tre gol di scarto; il fantasma del ritorno “stile Chelsea” non è realistico.



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