(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini/A. Pugliese) Il più caro e tra i più corteggiati acquisti della storia della Roma, saprà lasciare il segno sul campo come sul bilancio? Una cosa è certa: se (a meno di colpi di scena) Patrik Schick, 21 anni, accetterà di diventare giallorosso, la zavorra che avrà sulle spalle non sarà modesta, visto che intorno a lui troverà campioni che però saranno costati assai meno di lui.
Un test di personalità che sarà virtualmente varato oggi nel vertice in programma con tutte le parti in causa, ovvero la Roma, la Sampdoria e gli agenti del giocatore, che pare abbiano trovato un accordo complessivo sulla base di 38 milioni (6 subito, il resto pagabili in 5 anni) più 2 di bonus, oltre a un ingaggio di circa 2,5 milioni netti a stagione. Per intenderci, Batistuta al cambio attuale sarebbe costato qualcosa più di 36 milioni.
Dopo le malinconie rimediate intorno alla questione Mahrez, il d.s. Monchi sa che su Schick la società si gioca parecchio, anche perché sulla carta non è quella punta esterna di destra con quelle caratteristiche che servono al 4-3-3 di Di Francesco. Detto che il centravanti titolare resta sempre Dzeko – capocannoniere dello scorso campionato e in gol contro i nerazzurri – un investimento come quello fatto per Schick è impensabile che possa finire solo in panchina e così, a meno che il ceco non dimostri capacità di adattamento rapidissime e tali da poterlo trasformare in attaccante di fascia, non è escluso che l’allenatore giallorosso abbia in animo di cambiare modulo in prospettiva, così da far convivere i due attaccanti.
Tutto questo, ovviamente, senza però indebolire una difesa già di per sé apparsa non impenetrabile, almeno finché la condizione non sarà al massimo. Ma il tecnico della Samp Giampaolo dichiara: “Ho parlato con Schick, la Roma cerca un’ala e lui non lo è per cui gli ho consigliato di non accettare”. Il presidente Ferrero: “La destinazione sembra la Roma, ma c’è anche il Napoli”.
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