NOTIZIE CALCIO SALVINI – Il governo si divide e va in ordine sparso sull’emergenza curve. Da una parte c’è la linea del ministro dell’Interno Matteo Salvini che annuncia il tavolo “stadi sicuri”, un incontro con società, arbitri, calciatori e tifosi – al Viminale il 7 gennaio – per “riportare tranquillità e pulizia nei campi di calcio”. Ma soprattutto il leader della Lega e vicepremier si dice contrario alla soluzione di chiudere gli stadi e di vietare le trasferte: “Così si condannano i tifosi veri, che vanno distinti dai delinquenti”, afferma.
In direzione opposta, ecco il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Sulla sospensione la mia posizione personale – dice il premier – sarebbe stata senz’altro quella di dare un segnale forte e ho visto che anche Giorgetti ha espresso una pari sensibilità. Occorrerebbe dare un segnale di cesura forte ricorrendo anche a una pausa delle manifestazioni sportive”. L’inquilino di Palazzo Chigi annuncia che “valuteremo se è il caso di rafforzare” le pene per la violenza negli stadi ma “attenzione perché quando si inaspriscono troppo le pene, c’è il rischio che poi non vengano applicate”.
Diversi approcci e sensibilità nel governo spiccano anche sui cori razzisti: “Sono discriminatori, inaccettabili. Servirebbe una severa sanzione”, è la linea di Conte. E anche qui scatta il distinguo di Salvini, che è uomo di curva, super tifoso del Milan, e abituato a calpestare certe tribune: “Il coro Vesuvio lavali col fuoco vale Milano in fiamme e ci sono anche giocatori bianchi che vengono fischiati e sono oggetti di cori. Non metterei tutto nello stesso calderone”.
E specifica: “Certo adesso c’è la menata del razzismo, questo mare di ipocrisia sparso come la Nutella sul pane”. Chi distingue un essere umano, sottolinea, “in base al colore della pelle è un cretino”. In serata il ministro dell’Interno aggiunge una correzione di rotta rispetto all’annuncio di voler mettere intorno a un tavolo i capi delle tifoserie.”Convocheremo società, tifoserie – quelle organizzate, pulite e tranquille -, arbitri per ragionare su come portare pulizia e tranquillità nei campi”, chiarisce il ministro, che in quella sede proporrà anche che “certe partite non si giochino più in notturna”.
(Il Messaggero)
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