Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO LUIS ALBERTO DYBALA – Quasi un compito che va contro natura. Quindi ancor più affascinante. Lazio e Roma giocano un calcio più tattico che tecnico, ma entrambe si aggrappano alla classe di un giocatore: Luis Alberto e Dybala, scrive il Corriere della Sera.

Entrambi si presenteranno all’appuntamento con qualche acciacco (problemi al flessore destro per lo spagnolo, viene da un infortunio al legamento collaterale del ginocchio l’argentino), ma verranno comunque schierati dall’inizio. Proprio perché troppo importanti per i due allenatori.

Luis Alberto contro la Roma ha già segnato 3 volte: i primi 2 gol li ha realizzati sotto la curva Nord (ma nel derby del 2020-21 si giocò a porte chiuse causa pandemia), l’ultimo con un tiro dal limite sotto la Sud.

Dybala invece contro la Lazio ha fatto centro ben 11 volte, ma è ma è rimasto a secco nei 45’ giocati nel suo unico derby. Alcune magie le ha realizzate proprio sotto la curva Sud. Meraviglioso, e anche decisivo per lo scudetto della Juventus, il gol che siglò nel 2018: si liberò, girandosi, di Luiz Felipe con un tunnel, riuscì a resistere alla pressione di Parolo e, da terra, a battere Strakosha. Il tutto al 93’. Bella ma inutile, invece, la rete su calcio di punizione nella Supercoppa del 2017 vinta dai biancocelesti per 3-2. In questa stagione Dybala non è ancora riuscito a incidere come un anno fa: nel 2022-23, a questo punto del campionato, aveva già realizzato 5 gol, ora è fermo ai 2 all’Empoli nel 7-0 dei giallorossi all’Olimpico.

Eppure lo zampino in alcuni momenti importanti è riuscito a metterlo: l’ultima volta nella gara vinta in pieno recupero col Lecce, quando, allo scadere, ha servito a Lukaku la palla decisiva. Da lui ci si aspetta di più, specie perché con le lacrime al termine della finale di Europa League persa con il Siviglia, ha dimostrato un attaccamento alla maglia per nulla scontato per un giocatore arrivato poco più di un anno fa e che poteva sentirsi appagato dal Mondiale vinto con l’Argentina solo pochi mesi prima. Lui però si è calato perfettamente nel ruolo di leader della squadra. Vale lo stesso per Luis Alberto, spesso chiamato agli straordinari nei momenti di difficoltà.

Sarri, dall’inizio del 2023, in campionato lo ha tenuto fuori solo a Lecce il 4 gennaio, ma per un problema al ginocchio. Per il resto lo ha schierato sempre titolare. Affascinato dalle sue giocate, dai suoi assist, dai suoi gol. Ha colpito con Napoli, Juventus e Sassuolo: al momento è il capocannoniere della squadra in campionato (con Immobile). Sua anche la pennellata per il leggendario gol di Provedel in Champions. Un tocco morbido, una magia delle sue. Perché Luis Alberto e Dybala quest’anno sono chiamati ad aggiungere tecnica e fantasia in squadre più attente alla tattica. Ma ci riescono, pur con allenatori che non ne esaltano propriamente la natura.



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