Oggi con la Juve inizierà il lungo finale fatto di separazioni e forse addii dolorosi: De Rossi aspetta di sapere se verrà rinnovato il suo contratto o smettere, Ranieri siederà per la terz’ultima volta sulla panchina romanista. Chi lo sostituirà è la vera incognita che agita i dirigenti romanisti. Dopo la delusione Conte, con l’ipotesi Sarri quasi impossibile, l’unico “piano B” rimasto porta a Gasperini. Il futuro ds Petrachi (accordo coi giallorossi chiuso, Cairo permettendo) ha anche parlato con l’allenatore per sondarne la disponibilità: arriverà soltanto tra un paio di settimane, ossia a fine campionato.
Il problema è che neppure Gasperini è libero, e anzi il presidente atalantino Percassi ha fatto sapere che vuole tenerlo «a vita», perché «i contratti sono chiari e non abbiamo neanche minimamente affrontato il problema». Fossero confermate le sue aspettative, la Roma sarebbe costretta a ripiegare su soluzioni oggi inimmaginabili, visto che Giampaolo non piace e tenere Ranieri è un’extrema ratio cui nessuno vuole arrivare. A Trigoria si lavora per difetto.
Il paradosso infatti sarebbe chiudere al 6° posto, che potrebbe costare i preliminari di Europa League: una zavorra per la preparazione atletica, da anticipare di almeno un paio di settimane, ma pure per la rinuncia inevitabile alla tournée americana incompatibile con le date del 2° turno preliminare, al via il 25 luglio. Anche questo però dipenderà dall’Atalanta: vincesse la Coppa Italia, sarebbe la 7ª in classifica, e non più la 6ª, a giocare i preliminari della discordia.
(La Repubblica – M. Pinci)
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