(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) “Il trasferimento di calciatori è una cosa fisiologica“, parola di Baldissoni. Cessioni ci saranno in ogni caso (occhio a Florenzi e Strootman, oltre ad Alisson), ma in numero minore rispetto al passato e soprattutto saranno scelte dominate molto più da ragionamenti tecnici che da stringenti necessità finanziarie. La parola chiave è svecchiamento della rosa, obiettivo che il direttore sportivo Monchi ha ben chiaro in testa. Oggi la Roma ha un’età media di 27,3 anni. Mai, nelle sue 18 stagioni di Siviglia, Monchi ha allestito un organico così «anziano». Solo due volte il club andaluso ha superato i 25 anni di media, poi è sempre stato sotto quella quota. C’è una forte distanza ideologica, dunque, tra la squadra attuale e quella che nascerà la prossima stagione, la prima vera Roma targata Monchi.
Ieri mattina Monchi si è imbarcato con Federico Balzaretti, suo attuale collaboratore, in direzione Lisbona. Naturale pensare a Talisca: il Besiktas non lo riscatterà, il Benfica lo venderà al miglior offerente e tra i club interessati c’è la Roma. Ma il motivo del viaggio sarebbe stato quello di attivare i contatti con lo Sporting per Rodrigo Battaglia, centrocampista classe ‘91 dello Sporting, argentino con passaporto italiano. Sarà proprio il centrocampo il settore più ritoccato della Roma che verrà. E in questa direzione va inserito anche il forte interesse di Monchi per Ante Coric, classe ‘97 della Dinamo Zagabria: c’è chi dà l’affare già per definito (7 milioni), a Trigoria frenano ma non smentiscono che il nome sia sul taccuino. Occhio, poi, a un altro giovane: Razvan Marin, romeno classe 1996 dello Standard Liegi. La Roma si è già vista respingere un’offerta di 7 milioni. Certamente meno di quelli che servirebbero per portare a Trigoria Justin Kluivert: con l’Ajax ha il contratto in scadenza nel 2019. La concorrenza — United in testa — è spietata, Monchi però l’ha messo in lista e proverà a giocarsi le sue carte.
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