CALCIOMERCATO AS ROMA SORLOTH – Gli incastri portano in Spagna, anche se poi la lista della Roma è lunga e chissà dove si potrà arrivare per andare a caccia di altri gol. Di certo a Trigoria sbarcherà un nuovo centravanti, che avrà il compito di raccogliere l’eredità di Romelu Lukaku, scrive La Gazzetta dello Sport.
E nella lista di Florent Ghisolfi uno dei nomi in cima resta quello di Alexander Sorloth, il gigante norvegese del Villarreal che tanto piace a Daniele De Rossi. Possibile che in questo fine settimana la Roma torni alla carica, nella speranza anche che il “Submarino amarillo” convenga a più miti consigli. Alla prima richiesta di informazioni, infatti, Ghisolfi si è sentito sparare una cifra alta, circa 35 milioni di euro, tra l’altro assai vicina a quella della sua clausola di rescissione (fissata un anno fa a 38, quando il Villarreal comprò il giocatore dal Lipsia per 10 milioni).
È chiaro che a quelle cifre l’affare non si può fare, anche perché il norvegese ha 28 anni e la Roma – che ha già dimostrato di voler investire in questo mercato – ha deciso di spendere per profili che poi possano creare patrimonio, ma anche valore per il futuro. Se il Villarreal scenderà quindi con il prezzo, magari intorno ai 22-25, allora la trattativa può anche decollare.
Del resto Sorloth piace alla società ma piace anche a De Rossi, che cerca proprio un tipo di centravanti così: grosso, fisico, dominante e capace di lasciare il segno in area di rigore. Deve essere potente, ma anche abile. E negli anni Sorloth lo è diventato, si è affinato, non è più quel giocatore tecnicamente rivedibile dei tempi del Crystal Palace, tanto per fare un esempio.
Ieri ad esempio era tornata d’attualità anche un’altra pista spagnola, quella che porta ad En-Nesyri, il marocchino del Siviglia. Che, però, sembra aver virato verso il Fenerbahçe, pronto a ricoprirlo di soldi (5 milioni di euro a stagione, contro l’1,5 che guadagna ora: su di lui ci sono anche gli arabi dell’Al Quadsiya). Il Metz, invece, è tornato a farsi sentire con la Roma per Mikautadze, che però a Trigoria non convince in pieno tutti.
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