Luigi Di Biagio

(Il Messaggero – U. Trani) L’Italia, anche se senza mondiale dopo 60 anni, può schierare almeno il suo ct. Scende in campo il testaccino Luigi Di Biagio, 46 anni, e guidare i 23 azzurri nello stage di 3 giorni a Coverciano. Ma non è ancora la Nazionale. Nella lista dei convocati non figurano i giocatori dei club impegnati in Coppa Italia (Gasperini ha però dato il permesso a Bastoni, difensore classe ‘99 dell’Atalanta) e nel monday night. Spazio ai ragazzi che l’erede di Ventura conosce bene: 9 lo hanno seguito con l’Under 21 all’Europeo in Polonia del giugno 2017. Mancano, dunque, i big. Saranno chiamati a fine marzo per le amichevoli di lusso: il 23 a Manchester contro l’Argentina e il 27 a Londra contro l’Inghilterra.

PANCHINA DA ASSEGNARE – «Chiamatemi se volete traghettatore, ma il ct adesso sono io e devo fare qualcosa di buono per la Nazionale. Sono realista e ambizioso: voglio provare a mettere in difficoltà i dirigenti». Di Biagio sa che è qui di passaggio. E che, tra un mese, potrebbe già finire la sua avventura. Ma quando, nell’addestramento pomeridiano, urla ai calciatori come muoversi nel 4-3-3, fa capire che la Grande Chance intende giocarsela fino in fondo. La Federcalcio, ad inizio aprile, vorrebbe nominare il vero successore di Ventura. Ma per Fabbricini e Costacurta la priorità non è sistemare la questione in fretta. Prima viene il profilo. Mancini è stato già contattato, dando la disponibilità. Conte, però, non va considerato solo l’alternativa. E anche lui ha dato il gradimento. Non si può, però, esporre, essendo sotto contratto con il Chelsea (con il divorzio anticipato, scatta la robusta penale). La Figc, insomma, potrebbe prendere tempo e valutare al tempo stesso il lavoro dell’attuale ct. Magari anche in altre 2 amichevoli: l’Italia giocherà il 1° giugno a Nizza contro la Francia e il 4 a Torino contro l’Olanda.

VECCHIA GUARDIA – E, proprio nel 2° match, potrebbe esserci l’addio definitivo di Buffon. Di Biagio rivela di aver sentito il capitano e altri senatori. «Ho letto che qualcuno voleva smettere e allora ho voluto sapere dai diretti interessati. Con Gigi ho parlato: uno così importante non è giusto che finisca con la Svezia. Gli ho proposto di fare una, due, tre partite, prima di decidere. Probabilmente Gigi farà parte del gruppo a marzo. Barzagli, invece, ha confermato di voler lasciare. De Rossi no. Daniele è stato infortunato e a marzo non ci sarà. Più avanti sì. Chiellini farà parte di questo gruppo». Non si sbilancia su Balotelli che, comunque, dovrebbe chiamare per la trasferta inglese: «Mario lo seguo. Lui fa sempre notizia. Non gli chiudo la porta. Ma oggi non è il giorno di dire se verrà a marzo. Non avrò molta scelta per i giocatori, ma dovrà essere sufficiente. Punterò all’80 per cento sui miei dell’Under 21. Bisogna chiudere la brutta pagina dell’eliminazione e ripartire con entusiasmo e senso d’appartenenza. E con i giovani. Quando abbiamo sfidato in semifinale la Spagna, il nostro gruppo aveva 3-4 presenze in Champions e il loro 50-60». Indirettamente chiede le seconde squadre. «Bisogna preparare i giovani al salto in prima squadra: non ci devono arrivare dalla Primavera. Gattuso mi sta dando una mano. Schiera Bonucci, e nessuno credeva che fosse possibile, accanto a Romagnoli nella difesa a quattro che è l’unica mia certezza. Il sistema di gioco non sarà fisso, anche se il mio pensiero va al 4-3-3. Qui bisogna selezionare ma anche allenare. Conte lo ha fatto eccellentemente. Mi confronto con lui continuamente e siamo molto amici». Pellegrini è l’unico a non scendere in campo (fastidio muscolare alla coscia), indisponibile, tornerà oggi a Roma.



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