CALCIOMERCATO AS ROMA PINTO – Uno, nessuno, centomila. Stavolta, però, il romanzo di Luigi Pirandello non c’entra nulla, ma più prosaicamente potrebbe essere utile per inquadrare il lavoro che sta portando avanti Tiago Pinto, general manager della Roma, sdoppiandosi fra acquisti e cessioni in modo niente affatto stanziale, visto che il dirigente saltabecca fra Trigoria, Milano e l’Inghilterra con una naturalezza invidiabile, scrive La Gazzetta dello Sport.
D’altronde, viste le esigenze del club giallorosso, per il momento il suo è una sorta di conto alla rovescia, perché entro venerdì occorre arrivare al traguardo dei circa trenta milioni di plusvalenza che la società è chiamata a fare per rispettare il “settlement agreement” sottoscritto con la Uefa per via delle antiche violazioni del fair play finanziario.
La Roma, giunta virtualmente a metà strada grazie alle vantaggiose cessioni di Tahirovic all’Ajax (8,5 milioni con i bonus) e Kluivert al Bournemouth (12 milioni con i bonus), adesso è chiamata allo sprint, che avrà come benzina la cessione di Volpato e Missori al Sassuolo per circa 12 milioni e quelle, auspicabili, di Perez al Celta Vigo (8 milioni), Villar al Paok (6 milioni), Reynolds al Westerlo o al Fulham (6 milioni) e Vina ancora una volta al Bournemouth (8 milioni).
Tutto questo, ovviamente, tenendo sullo sfondo Ibanez, per cui eventualmente si chiederebbero cifre più importanti. Finito qui? Non proprio, visto che la cessione di Frattesi a una delle big del nord che lo cercano, porterà milioni anche nelle casse della società giallorosso. Per intenderci, se il centrocampista venisse ceduto al Milan per 40 milioni, ne andrebbero 12 alla Roma che ha una clausola del 30 per cento sulla rivendita. Il problema, in questo caso, è che non è detto che il calciatore cambi maglia entro venerdì, giorno in cui invece Pinto dovrà chiudere il suo lavoro sui vecchi paletti legati alle plusvalenze.
Ma l’attivismo di Pinto, come detto, non si ferma soltanto alle cessioni. Il soggiorno inglese, infatti, è anche un’ottima occasione per tirare le fila per quei rapporti instaurati da tempo e che potrebbero portare a Trigoria dei profili di calciatori che piacciono a José Mourinho e, nello stesso tempo, non intacca troppo il budget della società. Per questo – con la formula del prestito secco o con il diritto di riscatto – il general manager sta cercando di fare “razzia” di occasioni in Premier, soprattutto in due club appena retrocessi. Parliamo del Leeds e del Leicester, che hanno un pacchetto di giocatori nel mirino della Roma.
Se per il Leeds è già a buon punto la trattativa per riportare in giallorosso il difensore centrale Llorente (già a Trigoria nella scorsa stagione) e prelevare il terzino destro Kristensen, riguardo al Leicester l’obiettivo è un attaccante fra due che potrebbero gradire di non andare nella seconda serie inglese. Si tratta di Patson Daka, 24 anni, zambiano, centravanti, con un bilancio di 4 gol in 36 partite, e di Kelechi Iheanacho, 26 anni, nigeriano, con uno score di 8 reti in 35 gare.
Intendiamoci, per il momento – con le cessioni che hanno la priorità fino alla fine del mese – non è stata impostata nessuna trattativa, ma queste punte sono monitorate, anche se la formula che sarebbe proposta più avanti riguarderà il prestito, così come peraltro per Scamacca del West Ham, con eventuale diritto di riscatto, visto che l’ok del giocatore è stato già incassato.
Morale: Daka e Iheanacho non rappresentano il migliore dei mondi possibili, ma da luglio, quando il mercato entrerà nel vivo, si tireranno le fila su tutti i giocatori monitorati, anche se alcuni potrebbero essere degli specchietti per le allodole, utili per puntare ad altro. In ogni caso, il viaggio di Pinto tra Milano e l’Inghilterra – dove c’era anche la ceo Souluokou – ha davvero tutta l’aria di quelle decisivi per le sorte della stagione. Le cessioni, infatti, rappresentano una giogo impossibile da evitare nell’ottica del risanamento dei conti. Proprio questo la versione “pirandelliana” del general manager giallorosso sembra davvero indispensabile.
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