Chissà se tra i 30 difensori monitorati dalla Roma alla fine a spuntarla sarà il nome di un inaspettato ritorno. Mehdi Benatia non nasconde la sua volontà di tornare nella capitale, nonostante il modo polemico e rancoroso con il quale Pallotta due estati fa lo accompagnò alla porta. E appena ne ha l’occasione si sfoga con amici e conoscenti quasi urlando la sua voglia di tornare a indossare la maglia giallorossa. Si sta guardando in giro, il marocchino, si sta proponendo a vari club, ma sempre con gli occhi puntati sul telefonino in attesa di una chiamata di Sabatini. I due sono in contatto costante, e, prima che l’infortunio bloccasse la cessione di Ruediger, il diesse giallorosso aveva incontrato a Trigoria un rappresentante di Mehdi, per tentare di riaprire un dialogo tra le parti. Poi i piani della Roma sono cambiati per forza di cose in corsa: Ruediger a novembre tornerà a disposizione e l’obiettivo è adesso trovare un difensore centrale che possa arrivare in prestito, con un diritto di riscatto fissato.

Benatia, però, e in particolare il Bayern Monaco, vorrebbero invece trattare un trasferimento a titolo definitivo (16 milioni), magari con un pagamento dilazionato nel tempo, oppure decidere di far scattare il riscatto dopo un tot di partite disputate dal giocatore. Per il momento i giallorossi non sarebbero propensi a riacquistare, almeno non subito, Benatia, che pur di tornare nella capitale sarebbe disposto a decurtarsi del 30% lo stipendio che attualmente percepisce in Germania (circa 4 milioni di euro a stagione). Anche di questo avrebbero parlato Spalletti e Sabatini nell’incontro consumato a Firenze nei giorni scorsi, con il tecnico che ha ribadito di stimare molto Mehdi e che avrebbe piacere a lavorare con lui. Il ragazzo aspetta, continuando a ripetere di essere sempre aperto e disponibile per la Roma, sperando in un futuro nuovamente colorato di giallorosso.

In attesa di capire se si concretizzerà il ritorno del marocchino nella capitale, è vicino ad accettare il prestito alla Sampdoria Castan. Il brasiliano in cuor suo vorrebbe avere un’altra chance alla corte di Spalletti, convinto di poter essere ancora utile e di poter ripagare l’attesa e l’affetto che la tifoseria ha avuto nei suoi confronti. Ma il mister toscano non è invece troppo convinto e avrebbe comunicato al ragazzo che magari provare una stagione in un club minore potrebbe aiutarlo a ritrovarsi del tutto. Comunque a mettersi alla prova. Castan deciderà se accettare il trasferimento quando rientrerà dal Brasile, dove è attualmente in vacanza.

Continua intanto a tenere in ansia i romanisti la questione Nainggolan. La possibilità che il Chelsea possa raggiungere l’offerta di 40 milioni necessaria per ammorbidire definitivamente il club di Trigoria nei confronti di una cessione così importante, non fa stare tranquilla la città giallorossa, che oltre a doversi sorbire periodicamente le ammissioni di Radja («Roma e Chelsea stanno ancora parlando»), hanno ieri preso atto (con il sorriso) che il centrocampista fuma.

«Cerco sempre di dargli una camera con il balcone, in modo che il rilevatore di fumo non intervenga – spiega il ct del Belgio, Wilmots – credo sia l’unico della nazionale a fumare. Sarà un suo problema se giocherà fino a 30 anni invece che 35. D’altra parte, se gli avessi impedito di fumare cinque o sei sigarette al giorno, penso che avrebbe distrutto la stanza». Il vizio del fumo non sembra comunque far passare la voglia che ha Conte di portare Nainggolan al Chelsea. Sarà, in questo senso, un’estate molto lunga e complicata.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨