AS ROMA NEWS INTER DYBALA – Il giocatore di classe non si distingue solo per la tecnica raffinata e la capacità sotto porta. Il “campione” è prima di tutto un uomo che ha qualcosa di più nell’anima e riesce a trasmettere da solo, con la sua presenza, entusiasmo a tutto l’ambiente, scrive La Gazzetta dello Sport.
La stella della Roma è sempre lui, Paulo Dybala. E riaverlo regolarmente in campo dal 1’, dopo due gare di campionato (Venezia e Monza), vuol dire per Ivan Juric poter sfidare l’Inter domenica con un valore aggiunto di fantasia e imprevedibilità nei sedici metri. L’argentino torna dopo l’ennesimo problema muscolare (al flessore) ed è pronto a spingere all’attacco i compagni contro i nerazzurri con la voglia matta di prendersi ancora la scena, a tutti i costi, nella speranza di festeggiare un’altra serata da leoni con i tifosi, che alla notizia del suo ritorno confidano in una nuova giornata felice.
La Joya ha già dimostrato tante volte di saper gettare alle spalle i momenti difficili, spazzando via anche i dubbi sulla sua tenuta fisica con una giocata ad effetto o con un gol decisivo. Nella squadra “grandi firme” che si prepara al super appuntamento di domenica all’Olimpico, il trequartista guiderà un piccolo gruppo di talenti all’assalto, da Artem Dovbyk (anche lui recuperato dopo il lieve acciacco riportato nel ritiro dell’Ucraina) a Lorenzo Pellegrini, da Manu Kone a Angeliño, che cerca continuità proprio come lui.
Che rispetto agli altri ha però più colpi a disposizione per far male all’Inter, alla quale peraltro ha segnato la rete dell’unica vittoria giallorossa contro i nerazzurri degli ultimi otto anni: il 2-1 a San Siro del 2022.
Una Roma con più qualità e talento, quindi. Una Roma che con Paulo avanza senza paura dopo l’allenamento a Trigoria di ieri, in cui il trequartista ha lavorato in gruppo in fondo ad una settimana di lavoro personalizzato vissuta con un pizzico di amarezza in più per aver dovuto dire no alla convocazione con l’Argentina.
Ma ora la Joya non sente più l’indurimento al flessore della coscia destra che lo aveva messo in allarme alla vigilia dell’ultima sfida col Monza prima della sosta, tanto da alzare bandiera bianca. Gli esami per fortuna non avevano comunque evidenziato lesioni o risentimenti particolari. Eppure, visti i precedenti, l’argentino aveva preferito non rischiare in accordo con Juric.
Una mossa per la verità poco gradita dai tifosi, in un momento particolare della stagione, che aveva riproposto le perplessità su questo giocatore così importante che, però, da quando è nella Capitale dal 2022, ha saltato un totale finora di 36 partite (e altre giocate non al meglio o in parte) a causa di 13 infortuni di varia natura.
In questa stagione Paulo è stato impiegato complessivamente 355 minuti nelle prime 9 stagionali, a una media di 50,8 a partita. Ecco perché ora il Dybala “part time” insegue la continuità che può aprirgli nuovi orizzonti, considerando che lo scorso anno nelle prime 7 partite era stato decisivo con 2 reti e 2 passaggi vincenti giocando 471’ (media di 62,7 a gara) e due anni fa era stato ancor più determinante con 3 gol e 2 assist, giocando in tutto 563’ (media di 80,4 a gara).
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