Walter Sabatini aveva creduto in lui nel periodo calcisticamente peggiore della sua vita, è per questo che El Shaarawy, nei ringraziamenti di rito dopo l’ufficialità del riscatto da parte della Roma, lo ha voluto citare insieme a Pallotta e Spalletti.

In campo il Faraone si è affidato totalmente al tecnico di Certaldo e al suo staff: non ha saltato un allenamento, si è preso rimproveri a non finire, pubblici e privati, ha abbassato testa e cresta senza dire mezza parola fuori posto. 8 gol e 2 assist in 15 gare da titolare, reti di tacco, di testa e a giro, applausi dai tifosi della Roma e da quelli delle sue ex squadre, compagni che lo hanno trattato fin da subito come uno del gruppo, società innamorata anche della sua disponibilità per eventi e iniziative pubbliche. Tanto che la sua maglia è, Totti escluso, la più venduta insieme a quella di Salah.

Ma, si sa, «il difficile viene adesso». La Roma ha speso 13 milioni di euro per riscattarlo e si aspetta tanto da lui: il rendimento sottoporta di questa stagione ma, soprattutto, una crescita tattica importante, a cui Spalletti tiene tantissimo.

(Gazzetta dello Sport)



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