Rassegna stampa
Il tribunale dei tifosi esausto della Roma. E ora pure Spalletti è ai “titoli di coda”
I tifosi non ce la fanno più. Lo scudetto che manca dal 2001, coppe europee neanche a parlarne, la Coppa Italia che non si vince dal 2008, l’unica finale persa nel 2013 contro la Lazio: i romanisti sono esauriti. Da Pallotta a Spalletti, passando per i manager e i giocatori, non si salva nessuno. Mentre il presidente, dagli Usa, continua a tacere, si fa notare come l’unico dirigente a parlare dopo il derby sia stato Massara, l’ormai ex direttore sportivo, e si fa notare anche come “certi giocatori non hanno avuto problemi a mettere le foto del loro relax durante il giorno di riposo, senza dire una parola sulla Lazio”.
A parlare, opinionisti nelle varie radio, sono stati – eccome – gli ex giocatori. Se Angelo Di Livio, a Trs, dice che “è ora che la Roma inizi ad essere più cattiva e concreta, se Dzeko avesse segnato sarebbe stata un’altra storia”, Roberto Pruzzo a Radio Radio sottolinea come “sia ora che i giocatori tornino con i piedi per terra, anche perché Spalletti è ai titoli di coda”. A Rete Sport Delvecchio ammette: “La mia Roma perse 4 derby di fila, ma mai scendendo in campo così rassegnata”, mentre a Centro Suono le parole di Giannini rimbalzano senza sosta per tutta la giornata: “La Roma ha offerto uno spettacolo ignobile. Io mi sono rotto le scatole (eufemismo, ndr ) di assistere a partite così, a figure così vergognose. I fenomeni – dice riferendosi a Spalletti – non esistono. Conte forse lo è, perché vince ovunque, lui è solo un buon allenatore, nulla di più”.
(Gazzetta dello Sport)
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