AS ROMA NEWS ZANIOLO – La Roma, il nuovo contratto, la nazionale e il riconoscimento di una dimensione davvero internazionale. Nel 2023 di Nicolò Zaniolo c’è un po’ di tutto, compresa l’impressione che possa essere un anno realmente importante per il gioiellino giallorosso, forse anche il più importante in assoluto, scrive La Gazzetta dello Sport.
Del resto, ad augurarselo ieri è stato anche lo stesso c.t. azzurro Roberto Mancini. “Spero che questo possa essere l’anno di Nicolò”, ha detto il Mancio. Ed allora vediamo che anno può essere quello che domani Zaniolo inaugurerà con la partita Roma-Bologna, in programma all’Olimpico.
Zaniolo punta finalmente a fare il salto di qualità, per diventare davvero centrale nel progetto della Roma, attuale e futuro. Ha voglia di sentirsi importante e di esserlo anche per i colori giallorossi, ancor di più di quanto non sia riuscito a fare finora. Nel cuore dei tifosi c’è di diritto da tempo, adesso si tratta solo di limare alcuni difetti e di migliorare dove ci sono margini di crescita. Come nella fase di finalizzazione, ad esempio, aspetto in cui anche in questo inizio di stagione ha dimostrato di essere ancora indietro.
Nicolò oggi è un giocatore diverso rispetto a prima. Ha lavorato molto sulla muscolatura, sulla forza e sulla resistenza, per cercare di prevenire ulteriori infortuni. Questo forse gli ha fatto perdere un po’ di brillantezza e di dinamismo, ma gli ha fatto acquisire ancora più esplosività. Nicolò deve però migliorare il rapporto con la porta, dove serve proprio un po’ più di destrezza. Del resto, i numeri parlano chiaro: la scorsa stagione ha segnato 8 reti in 42 partite, in quella attuale ne ha messi a segno appena 2 in 14. Significa dieci reti in 56 gare totali, con una media-gol di 0,18 a partita. Un po’ poco, per un attaccante.
Se riuscirà a cambiare marcia anche da questo punto di vista, sarà ancora più semplice arrivare a quel rinnovo di contratto a cui ambisce da quasi un anno e che si aspettava fosse già arrivato da tempo (considerando che la Roma nei mesi scorsi ha fatto quello di Mancini e sta per ufficializzare quello di Cristante). Il g.m. giallorosso Tiago Pinto e Claudio Vigorelli – l’agente del calciatore – ne stanno parlando da un po’, ma manca ancora l’okay dei Friedkin. Per la Roma, insomma, in questo momento non c’è fretta. Ma prima dovesse arrivare, meglio sarebbe. Per evitare anche che le varie sirene – italiane ma anche internazionali – suonino sempre più forti intorno a Nicolò.
Che poi nella mente di Nicolò c’è la voglia di riprendersi anche ciò che è andato perso strada facendo. Come l’azzurro, ad esempio, dove Zaniolo ha dovuto rinunciare all’Europeo (poi vinto dall’Italia) a causa del secondo brutto infortunio ai legamenti delle ginocchia. Una delusione, accompagnata poi dai tanti forfeit, dovuti ad inconvenienti o problemi muscolari. Sta di fatto che ad oggi Zaniolo ha collezionato in tutto solo 11 presenze in azzurro, quasi una miseria per uno del suo livello. “Dopo l’Europeo praticamente non l’ho mai avuto a disposizione”, ha detto ancora Mancini. Ed allora è tempo di cambiare marcia anche qui, andandosi a riprendere la nazionale.
Che poi è un aspetto legato al quarto grande obiettivo di Nicolò per l’anno che è appena iniziato, quello di affermarsi definitivamente anche a livello internazionale. La maglia dell’Italia, in tal senso, è e sarà un veicolo importante, perché le nazionali spesso cambiano il destino dei giocatori. Esattamente come importante è stato il gol di Tirana dello scorso 25 maggio, quello che ha dato la vittoria della Conference League alla Roma. Adesso si tratta di chiudere il cerchio. E di iniziare una nuova vita. Da grande, finalmente. Raccogliendo ciò che si merita davvero.
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