(Leggo – R. Buffoni) Dzeko, solo Dzeko, fortissimamente Dzeko. Il bomber bosniaco in campionato non segna dal 1° ottobre e, in assoluto, dalla doppietta di Chelsea-Roma del 18 ottobre, ma resta l’unico terminale offensivo giallorosso. In una squadra dove regna il turnover, dei 1530 minuti disputati dalla squadra Di Francesco gliene ha abbonati solo 20 (più di lui in campo solo Alisson, sempre presente). Fiducia ripagata da 10 gol e prestazioni maiuscole. Rarissime le sue apparizioni grigie. Una, l’ultima, mercoledì al Wanda Metropolitano contro l’Atletico.
Qui è parso evidente come alla Roma (in attesa di Schick) manchi una spalla a Dzeko. Basta ricordare il gran numero di traversoni (tutti da sinistra grazie a Perotti e Kolarov) dispersi in un’area avversaria con rarissime tracce di giallorosso. I dati statistici elaborati da Opta evidenziano questo difetto tattico: Dzeko è il leader dei tocchi in area avversaria con 6,47 di media a partita. Dietro di lui il vuoto: 4 per Perotti; 2,80 per El Shaarawy e 2,33 per Under. Dopo i 2 tocchi di media di Defrel troviamo un difensore, ovvero Kolarov, 1,88. Dispersi i centrocampisti: 1,60 Nainggolan; 1,50 Strootman; 0,71 Pellegrini e addirittura 0,25 De Rossi a testimonianza di quanto rari siano i loro inserimenti a dar man forte a Dzeko.
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