La Juventus, nonostante ufficialmente spenga i rumors di un imminente divorzio da Allegri, in pratica ne ha già individuato il sostituto. Mentre il tecnico livornese, legato ai bianconeri fino al 2018, ammicca alla Premier League, auspicando di sedersi sulla panchina dell’Arsenal, il management bianconero ha sondato Luciano Spalletti. Ma c’è di più: se è prematuro parlare di preaccordo siglato, esiste fra i vertici della Vecchia Signora e l’allenatore della Roma una sorta di impegno.
Da tempo Spalletti è sotto la lente di ingrandimento di Beppe Marotta che ne valutò il profilo nel 2011 per il dopo Delneri e pure nel 2014 quando, partito Conte, l’a.d. juventino non trovò con il tecnico di Certaldo un’intesa economica: esonerato, ma ancora a libro paga dello Zenit, preferì non rinunciare ai 6 milioni di ingaggio dei russi per accettare uno stipendio ridotto.
Ora le strade si stanno per incrociare di nuovo, tanto che a Roma c’è chi fatica a trattenere l’insofferenza per l’atteggiamento di «melina» del tecnico. Il rinnovo con i giallorossi è in una fase di stallo e James Pallotta viene segnalato in arrivo in Italia per dirimere la matassa. Ma è ovvio che ogni mossa dipenderà dal futuro di Massimiliano Allegri. Voci di corridoio narrano che dopo lo screzio epocale con Bonucci i vertici bianconeri abbiano tranquillizzato il giocatore inducendolo a più miti consigli, in vista dell’imminente partenza del tecnico. Che, nonostante l’apprezzamento dell’Arsenal o del Barcellona, non ha nulla di concreto in mano.
(Corriere della Sera)
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