All’Actors Studio farebbero un figurone entrambi. «Spalletti? Come allenatore non si discute, ha vinto anche all’estero e ogni tanto è bravo anche a fare l’attore…» sorride Allegri. Ciak, si gioca. Il Max Factor sta nel «toscaneggiare», perché «la nostra è una terra di grandi allenatori — dice Allegri — l’abbiamo nel dna»; ma anche nel depistare. «Dybala? Si è allenato bene ma devo decidere». Almeno una cosa la dice: «Le tre punte? No». Due e mezza: Pjanic dovrebbe fare il trequartista. «Dipende da come immagino la Roma e dai cambi che mi potranno dare qualcosa». Dybala può cambiare la partita: Higuain-Mandzukic, coppia favorita dall’inizio, ma la tentazione c’è.

Su Spalletti non è finita. «E’ molto simpatico e ho un buon rapporto con lui, ha cambiato la Roma, soprattutto la mentalità. Già il fatto che subisca molto meno vuol dire tanto. E’ una partita che non decide il campionato ma pesa perché se vogliamo rimanere in testa a Natale bisogna fare risultato. Dovremo fare una gara intelligente. Il pari? Non va bene. Poi non abbiamo ancora pareggiato…».

(Gazzetta dello Sport)



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