ULTIME NOTIZIE ITALIA MONDIALI MANCINI – Fra le molte teorie sul momento di involuzione della nostra Nazionale, c’è almeno una certezza pratica che oggi mette d’accordo tutti: domani sera a Belfast servirà più freschezza. E quella che l’Italia ha ritrovato nell’ultima mezzora contro la Svizzera, venerdì sera, ha avuto due nomi precisi: Sandro Tonali e Domenico Berardi, scrive La Gazzetta dello Sport.
Anche l’esterno del Sassuolo, come Bastoni e Calabria che hanno poi lasciato il ritiro, ieri ha fatto dei controlli per un vecchio affaticamento al flessore, che hanno dato esito negativo, e poi si è limitato al recupero in piscina. Dunque, salvo sorprese in extremis, Mimmo sarà disponibile, anche per iniziare la partita.
Solo oggi si potrà capire con più sicurezza quanto e come Mancini cambierà la squadra per questa gara contro l’Irlanda del Nord che andrà morsa con saggezza, senza farsi prendere dall’ansia e dunque dalla fretta, ma cercando di addentare più gol possibili; non è una certezza ma neanche un azzardo dire che quei due – Berardi se darà le dovute garanzie – ne saranno i volti nuovi.
Hanno un’ora in più di riposo rispetto agli altri, hanno la spinta psicologica di una mezzora giocata con leggerezza e concretezza: con loro è stata un’altra Italia, sono stati loro a guidare l’assalto con il quale – ha detto Mancini – «abbiamo messo la Svizzera lì». E lì significava con le spalle al muro. Ma Tonali e Berardi l’altro ieri hanno dimostrato soprattutto una condizione sopra la media del resto della squadra. Anche dal punto di vista psicologico, e questo è soprattutto il caso del milanist a.
Venerdì sera non è stato casuale il riferimento fatto da Mancini alla «necessità di riposare e recuperare le forze». Soprattutto la scelta che farà a centrocampo dipenderà dalle risposte fisiche degli ultimi due giorni: il lavoro di oggi gli servirà per capire a chi rinunciare, per dare spazio a Tonali (già da lunedì sempre provato come “mezzala alta”), fra Barella e Locatelli. Ovvero chi dei due abbia il serbatoio più in riserva.
In teoria il nerazzurro, che da fine agosto ha giocato da titolare sedici gare su sedici con l’Inter e cinque su sei con la Nazionale (in panchina solo contro la Lituania). E che è arrivato in ritiro con un affaticamento muscolare. Ma anche Mancini difficilmente rinuncia alle sue caratteristiche: tenacia e una resistenza che fa pensare – messo alle spalle quel problemino fisico – possa stare domani anche meglio di venerdì; e una solidità psicologica che forse gli fa sentire meno il peso della maglia, e dell’importanza di certe partite, rispetto a Locatelli. Che l’altro ieri sera è uscito 20’ prima del compagno, anche se fisicamente è meno “a rischio”; che all’Europeo giocava con la sfrontatezza e la libertà mentale dell’emergente, mentre oggi potrebbe sentire un po’ di più la pressione delle responsabilità.
Le scelte di Mancini per il reparto offensivo saranno invece più “filosofiche”: ok l’inserimento di Berardi, ma per chi? La difesa irlandese, impostata su centrali grandi e grossi, teoricamente va attaccata con giocatori che “non si facciano prendere”, in grado di uscire dal loro controllo. Più che Belotti, che ha confermato di non avere ancora nelle gambe più di un’ora, in caso di centravanti “puro” potrebbe essere il turno di Gianluca Scamacca: doti fisiche ma anche qualità tecniche per giocare con la squadra senza cadere nell’autotrappola della staticità, anche se il ragazzo deve crescere nell’integrazione tattica rispetto alla mezzora giocata a settembre contro la Lituania.
Ma ancora meno punti di riferimento ai marcantoni irlandesi potrebbe dare Lorenzo Insigne: come già venerdì si alternerebbe con Chiesa (partendo da sinistra più agevolato nell’andare sul suo piede per cercare il tiro), o meno probabilmente con Bernardeschi, nell’accentrarsi per cercare spazi guardando la porta in faccia. Lo stesso Gallo, ma anche Raspadori, sarebbero poi carte alternative da giocarsi a gara in corso.
Meno dubbi in difesa, dove il commissario tecnico ha poche scelte: perso Bastoni, l’unica eventuale alternativa ad Acerbi è Gianluca Mancini. Calabria (polpaccio out) avrebbe probabilmente giocato, subito o in corsa, al posto di Emerson: a questo punto probabile un impiego part time per Zappacosta, che dopo tre anni riporta in azzurro la sua duttilità, visto che può giocare sia a destra che a sinistra. E nell’Atalanta è stata impiegato da Gasperini, in emergenza, anche da esterno alto d’attacco.
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