Ivan Juric

AS ROMA NEWS UNION SAINT-GILLOISE JURIC – La crisi della Roma continua. I giallorossi non vanno oltre il pareggio (1-1) a Bruxelles contro l’Union Saint Gilloise e la panchina di Juric è sempre più a rischio, scrive il Corriere della Sera. ”Non ci penso – le parole del tecnico – in questo periodo mi sono concentrato sulla squadra, lasciando correre tutto il resto. Non posso e non voglio entrare in altre discussioni”.

La squadra continua a fornire prestazioni mediocri. ”Non siamo soddisfatti del gioco, il risultato è negativo ma è meglio fare un punto. Errori individuali? Non so da cosa dipenda, capita, può essere anche uno stato mentale. A noi succede spesso, dispiace per i ragazzi perché stanno dando tutto ma non riusciamo a raccogliere i frutti del nostro lavoro. A volte nel calcio si riesce a portare a casa risultati pur non giocando bene, a noi non sta succedendo. In questo momento non riusciamo a essere tosti a sufficienza per vincere partite poco brillanti. Ci sono stati momenti molto positivi in cui ci sono mancati risultati che potevano darci uno slancio, ora c’è tanta negatività intorno a noi, ed è giusto così perché i risultati non arrivano. Dobbiamo essere forti e resilienti. Hummels in panchina? Una scelta tecnica”.

La faccia rassegnata di Gianluca Mancini è l’emblema di una squadra che sembra aver perso la fiducia. ”Non abbiamo smarrito la voglia di giocare – le sue parole – siamo professionisti e cerchiamo di mettere in campo tutto quello che ci chiede il mister. I risultati fanno tanto perché consentono di giocare al meglio, ma non bisogna abbattersi. Quello che stiamo facendo non basta, cerchiamo di vincere con il Bologna perché i punti sono fondamentali per noi”.

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nella Capitale Dan e Ryan Friedkin: l’ultima volta ci fu il licenziamento di De Rossi. ”Io sono qui per fare il calciatore, lo faccio al massimo e mi impegno – continua il difensore – Il presidente fa le sue scelte, noi siamo concentrati sul campo ma le decisioni societarie non spettano a noi. Quando ci è stato chiesto qualcosa, abbiamo dato il nostro parere, ma pensiamo soprattutto a fare in campo il nostro dovere con professionalità.

Questo gruppo non si tocca, nello spogliatoio ci sono tanti grandi calciatori e tanti uomini, sto più con loro che con la mia famiglia. Ci aiutiamo a vicenda perché sappiamo che questo è un momento molto triste: stiamo facendo il massimo anche se non basta. Fa male per i nostri tifosi che nonostante tutto ci danno qualcosa in più”.



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