(Il Messaggero – R. Avantaggiato) Tutti pazzi per la Var e i Var. Tutti meno una, la Juventus. Già, perché la squadra bianconera sembra non riuscire a digerire l’innovazione tecnologica che sta rivoluzionando il calcio italiano. Prima Buffon, alla seconda giornata, poi Allegri domenica scorsa, infine Paratici, squalificato fino a metà ottobre e multato di 20 mila euro per aver insultato il Var a fine partita a Bergamo. Tutti segnali di una chiara insofferenza nei confronti della novità. Sarà, forse, perché la Juventus, insieme ai cugini del Toro, è la squadra sulla quale la tecnologia ha inciso maggiormente. Niente torti, ma giustizia, come l’ha chiamata Nicchi, lunedì sera a margine della presentazione del nuovo logo della Figc.

DUE CONFERME – Finora sono state ventuno le situazioni arbitrali (in undici casi hanno riguardato l’assegnazione di un calcio di rigore) in cui il Var è intervento in modo diretto ma soltanto in due di queste l’arbitro in mezzo al campo ha confermato la propria decisione. Una è proprio il rigore concesso da Damato domenica scorsa alla Juventus, che si è invece sentita penalizzata dall’intervento del Var sul gol annullato a Mandzukic, che avrebbe quasi certamente portato la squadra di Allegri a vincere il match e restare, dunque, al fianco del Napoli in vetta alla classifica. Una situazione, quella di domenica scorsa a Bergamo, nuova ma ampiamente prevista dal protocollo di applicazione della Var.

A proposito di classifiche, oltre alla Juventus, in un’ipotetica graduatoria senza gli interventi dei Var, anche il Torino avrebbe due punti in più. Quelli mancanti dopo il pareggio di domenica scorsa in casa contro il Verona, caratterizzato dal gol di Keane che era stato annullato per fuorigioco e poi concesso dal Var. La reazione del Toro a questa situazione, però, è stata di un altro spessore rispetto a quella dei cugini. Il presidente Cairo, pur lamentandosi perché a suo dire ai granata mancherebbero addirittura quattro punti, ha sottolineato come «la moviola in campo sia una grande innovazione in cui credo moltissimo»

I due punti in più che Cairo reclama, non sono stati conteggiati nella nostra classifica perché in Bologna-Torino, gara alla quale Cairo fa riferimento per un gol annullato e un possibile rigore su Belotti, giocata alla seconda giornata, la Var era andata in tilt e non è stata dunque utilizzata. Avrebbe un punto in più in classifica senza gli interventi tecnologici l’Atalanta, che avrebbe perso il punto conquistato nell’ultima gara contro la Juve, ma ne avrebbe probabilmente due in più se nella gara di Verona contro il Chievo il Var non avesse spinto Gavillucci a fare marcia indietro su un rigore concesso ai nerazzurri (rigore che comunque va trasformato) e annullato per fuorigioco una rete a Ilicic.

Nessuna variazione di classifica per l’Inter, che pure è una delle società che ha avuto più interventi del Var, e le due romane, che a differenza dei nerazzurri il Var non l’hanno mai visto in azione. Eppure, nella sfida diretta della Roma contro l’Inter della seconda giornata l’intervento sarebbe stato più che legittimo. Ma il rodaggio contempla anche qualche errore.



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