Alessandro Florenzi

NOTIZIE AS ROMA FLORENZI KARSDORP – La scorsa stagione Eusebio Di Francesco avrebbe fatto carte false per avere sulla corsia di destra una vera alternativa a Florenzi, partito titolare 38 volte su 51 partite giocate dalla Roma. Nei match in cui Ale è rimasto a riposo, il tecnico ha scelto Bruno Peres (oggi al San Paolo) e solo una volta Karsdorp contro il Crotone, partita in cui ha subito una lesione al legamento crociato che lo ha tenuto fuori dai per tutto il campionato.

Quest’anno il campo racconta un’altra storia e l’allenatore ha finalmente due terzini di ruolo da sfruttare: Alessandro, fermo da due settimane per una distorsione al ginocchio rimediata contro l’Atalanta, rientrerà in gruppo entro martedì, mentre Karsdorp, che si è fermato una decina di giorni negli Stati Uniti per un problema muscolare, è pronto a rubargli il posto.

Nell’amichevole con il Benevento l’olandese è apparso più sicuro di sé: mettere minuti nelle gambe è fondamentale per ritrovare confidenza con il campo e per migliorare l’aspetto mentale. Sarà quindi una battaglia ad armi pari: da una parte un giocatore su cui Monchi ha puntato la scorsa stagione spendendo 14 milioni, dall’altra un terzino fresco di rinnovo contrattuale che conosce a memoria il sistema di gioco di Eusebio.

A stretto giro il tecnico avrà bisogno di certezze anche per le brutte prestazioni offerte dalla squadra nelle prime tre partite di campionato: appena Florenzi tornerà al 100% il posto di terzino destro sarà il suo, ma non è da escludere che in un futuro (non troppo lontano), Di Francesco possa finalmente spostare Alessandro in attacco schierando Karsdorp terzino. Un progetto che sin dall’inizio era nelle intenzioni del direttore sportivo (e dell’allenatore), ma che è stato riposto in cantina in attesa del recupero dell’ex Feyenoord.

«VENDERE È NECESSARIO» «Assumere e esonerare i tecnici è una mia competenza perché dalle decisioni dell’allenatore dipende il progetto sportivo», ha detto Monchi in una recente intervista a Sport Illustrated. Il direttore sportivo è tornato sugli obiettivi della Roma: «Voglio costruire un modello economico che sia sostenibile e stabile, mentre a livello sportivo vorrei portare la Roma più vicino possibile al massimo. Vendere non è un male, ma è una cosa normale se poi investi in strutture, allenatori e giocatori che fanno crescere il club. Si è sempre venduto nella storia del calcio: il Barcellona ha venduto Neymar, il Real Madrid Ronaldo. Le società devono essere capaci di reinvestire i soldi».

RINNOVANDO Nel fine settimana di pausa, Totti è partito per Londra assieme alla moglie Ilary, Monchi (ha cominciato a lavorare sui rinnovi di Under, De Rossi e Dzeko) è tornato in Spagna dalla famiglia, mentre l’ad Gandini ha trascorso il weekend con la figlia a Verona.

(Il Messaggero – G. Lengua)



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