Radja Nainggolan

(La Repubblica – F. Ferrazza) I sei giorni che separano la Roma dal derby, hanno come immagine di copertina Radja Nainggolan. Non potrebbe essere diversamente visto che dentro e fuori Trigoria si resta aggrappati alle possibilità che il centrocampista riesca a recuperare in tempo per sabato. Ninja si è infortunato in nazionale e ha subito cominciato la fisioterapia nella capitale. Una lieve lesione all’adduttore tiene in ansia tutto il mondo giallorosso, con le possibilità che scenda in campo ridotte al minimo. Non fa drammi, peró, Di Francesco, che rivedrà la squadra oggi pomeriggio dopo averle concesso la domenica di riposo. Il tecnico, che si è visto privato di ben 14 giocatori in questi giorni, complice la sosta per le varie nazionali, aspetta di riavere tutti a disposizione per capire in quali condizioni torneranno e quale sarà la miglior formazione da schierare. È intanto pre-allertato ovviamente Pellegrini che — a differenza di De Rossi, Florenzi ed El Shaarawy — vive solamente da spettatore le ansie dell’Italia: non convocato da Ventura, è al lavoro a Trigoria. Sarà Lorenzo a sostituire Nainggolan (sempre monitorando le possibilità di un recupero miracoloso di Radja), completando il terzetto di centrocampo con Strootman e, appunto, De Rossi.

Quest’ultimo — che stasera si giocherà il Mondiale con gli azzurri, contro la Svezia — potrà da domani immergersi nel clima del derby romano, quello che, per la prima volta, lo vedrà capitano “unico”, senza la presenza di Totti, lì, vicino a lui, a spartirsi le emozioni di una gara sentitissima in città. Francesco sarà in tribuna, accanto a Pallotta, che sbarcherà nella capitale per vivere la stracittadina, intenzionato anche a seguire la squadra a Madrid per la Champions. E chissà che effetto farà all’ex numero dieci, per la prima volta ritrovarsi a seguire da dirigente-tifoso il match che l’ha visto protagonista in campo. Si farà aiutare ancora di più da lui, dalla sua esperienza, dalla sua capacità di sdrammatizzare, Di Francesco, che sabato, davanti a quasi sessantamila spettatori, nella sua prima panchina contro la Lazio da allenatore della Roma, cercherà la decima vittoria stagionale (ultima quella a Firenze 2-4). I giallorossi hanno sempre conquistato i tre punti in trasferta (in campionato), per ben 5 volte (da recuperare la sfida con la Sampdoria), e per 4 in casa (perdendo contro Inter e Napoli). Non ha mai pareggiato, la squadra di Eusebio, che ha realizzato 21 reti, subendone 7.

I musi lunghi per le condizioni precarie di Nainggolan, sono lievemente addolciti dal rientro anticipato di Kolarov. Il terzino — che da ex laziale vivrà in maniera particolare il suo primo derby sulla sponda opposta — sarà oggi a Trigoria, evitando di giocare con la Serbia l’amichevole in Corea. Ritroverà l’amico Dzeko che da Roma non si è mosso vista la mancata convocazione della Bosnia. L’attaccante, che non segna da un mese e mezzo in campionato (dalla trasferta di Milano), ne sta approfittando per recuperare testa e muscoli. Il centravanti — insieme ad Alisson — le ha giocate tutte, anche in Champions, e più di ogni altro aveva bisogno di tirare un po’ il fiato. Tanto lavoro di scarico e un programma personalizzato per recuperare brillantezza ed esplosività.



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