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Rassegna stampa

Kumbulla e Ibanez, ora la rinascita

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA IBANEZ KUMBULLA – Deduzioni. Se in sette giorni è possibile creare il mondo, figuriamoci quanto poco dovrebbe occorrere per dimenticarne nove neri. Ma provate a spiegarlo a Roger Ibanez e Maresh Kumbulla, che dal 15 al 23 gennaio hanno visto sgretolarsi le prime certezze che avevano costruito nella Roma, riferisce la Gazzetta dello Sport.

Tutta colpa del derby con la Lazio e della doppia sfida contro lo Spezia, che hanno messo sulle graticola prima il difensore brasiliano e poi, nei due match contro i liguri, quello italo-albanese. Chissà quante volte, nella loro testa, i due ragazzi – 22 anni Ibanez e quasi 21 (l’8 febbraio prossimo) Kumbulla – hanno visto passare le immagini di quelle tre partite maledette, che hanno condannato la squadra giallorossa a due sconfitte (la seconda è valsa l’eliminazione dalla Coppa Italia) e una vittoria al fotofinish, forse salvando la panchina di Paulo Fonseca, che aveva traballato.

In ogni caso, i due difensori – che rappresentano il presente e il futuro della Roma – hanno già imboccato la strada della resurrezione. Il brasiliano sta lavorando anche a casa con un preparatore personale, che lo faccia trovare pronto per domenica prossima, quando probabilmente sarà ancora titolare contro il Verona. Sul talento del giocatore, infatti, giurano tutti.

In estate la Roma chiuderà il suo acquisto, pagando all’Atalanta gli 8 milioni previsti, tenendo conto che ce ne sono altri 2 di bonus e del 10 per cento su una futura eventuale rivendita prima del giugno 2024. In generale, di sicuro una cifra non astronomica per un giovane su cui Gasperini, solo poche settimane fa, ha detto: «Ho rammarico per la sua cessione. Ha caratteristiche notevoli; per noi poteva diventare un giocatore importante».

Quanto basta per meritarsi una risposta secca da parte del difensore brasiliano: «Sono stato io a voler andare via. Lì ho giocato meno di trenta minuti. Gasperini poi si è pentito e le sue parole mi hanno fatto piacere, però, forse doveva credere di più in me. Se non vai in campo, non ti vede nessuno. Gli allenamenti contano, ma è la partita a fare la differenza. Alla fine, è andata bene così».

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Proprio vero, ed è senz’altro la stessa cosa che pensa Kumbulla, che in estate era corteggiato anche da tanti altri club, non solo italiani. Per uscire dalla malinconia che le ultime critiche gli hanno inoculato, Maresh ha scelto l’affetto dei suoi. Sono venuti a trovarlo infatti i suoi familiari, e per tutti calciatori questo è spesso un balsamo per superare i momenti difficili.

Tra l’altro, quella di domenica all’Olimpico, per l’italo-albanese, è una specie di partita del cuore, perché proprio al Verona deve la sua crescita e il suo decollo. Non a caso, Kumbulla in estate è stato acquistato dal club giallorosso grazie a una complessa operazione da circa 28 milioni, la più cara del mercato estivo per la società.

Motivo in più per puntare a una rapida risalita, tenendo conto che la difesa della Roma, al momento, non è il punto di forza della squadra, alla luce delle 32 reti subite nel girone d’andata. Ma per Fonseca il futuro ha il volto di Ibanez e Kumbulla. Il derby è dietro le spalle, così come lo Spezia. E poi ci saranno le partite di ritorno per rifarsi, no?

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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