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Rassegna stampa

La Banda Bassotti non convince. Fonseca ha già nostalgia di Dzeko

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NOTIZIE VERONA-ROMA 0-0 – La “prima” italiana di Dan e Ryan Friedkin, forse, avrà fatto respirare loro un po’ d’aria di casa. Gli amati Houston Rockets infatti – freschi di eliminazione ai playoff Nba – da gennaio avevano scelto di giocare il cosiddetto “small ball”, ovvero squadra senza lunghi e tanto tiro da fuori. Insomma, per certi versi simile (tiro da 3 a parte) a quella che ai tempi della Olimpia Milano si sarebbe chiamata Banda Bassotti.

Se la squadra di Peterson scaldò i cuori, ai Rockets del “nostro” Mike D’Antoni è andata male, così come stavolta è andata poco bene anche alla Roma di Fonseca, che ha scelto anche lui – rinunciando al malmostoso Dzeko – di puntare su un attacco di piccoletti. Risultato? Tanto fumo e poco arrosto, con un Verona rimaneggiatissimo che può vantare più legni dei giallorossi.

Intendiamoci, se Mkhitaryan falso nove ha avuto davvero le polveri bagnate, Pedro ha dimostrato quelle qualità per cui è stato preso, mentre Pellegrini trequartista, al solito, ha mostrato luci e ombre, così come Kluivert ha giocato troppo poco per un giudizio definitivo. Una cosa è certa: la nostalgia di Dzeko si è sentita, ed è per questo che – se il gran ballo delle punte si concretizzerà – un centravanti fisicamente forte arriverà di certo.

Paulo Fonseca, in modo felpato, lo fa capire. «Mi piace giocare con Mkhitaryan in questa posizione di falso nove, ma abbiamo bisogno di un altro attaccante – spiega -. In una situazione normale Dzeko avrebbe giocato, ma io ho voluto preservarlo perché ha avuto una settimana difficile». L’allenatore portoghese, comunque, vede il bicchiere mezzo pieno anche con un attacco di piccoletti. «Penso che abbiamo fatto un ottimo primo tempo sbagliando 4-5 occasioni.

Nella ripresa abbiamo sbagliato sulle seconde palle, ma abbiamo finito in crescendo avendo altre chance. Se avessimo segnato subito, sarebbe cambiata la partita. Il Verona giocando sempre lungo fa abbassare la squadra e noi non recuperavamo sulle seconde palle. Mi è piaciuto molto il primo tempo con Miki, Pellegrini e Pedro. Ho chiesto a Pedro se stava bene e mi ha detto di sì. D’altronde, Carles Perez veniva dal Covid e non era il caso di schierarlo».

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Ma che a Fonseca i giganti piacciano, lo fa capire chiaramente tornando a parlare di mercato: «Per me è moto importante che Smalling arrivi». L’impressione è che abbia ragione, perché il “vernissage” della Roma ha convinto solo parzialmente, come i social giallorossi hanno raccontato già a fine partita. Nel loro ormai consueto riserbo, la sensazione è che anche la famiglia Friedkin speri in una crescita in tempi brevi. D’altronde, fra una settimana l’esordio all’Olimpico sarà contro la Juve di Ronaldo, e a quel punto sarà vietato sbagliare. Perché la nuova proprietà non ha alcuna intenzione di far finire in fretta la luna di miele con i tifosi.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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