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Rassegna stampa

La banda di Gasperini suona il rock delle vittorie

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Se la Roma ha vinto cinque delle ultime sei partite, l’Atalanta ha fatto anche di più. Sei su sette e una classifica che, nello stesso periodo, ha visto i nerazzurri (con 19 punti su 21) fare meglio di tutti gli altri, Juventus compresa. La storia parla di una partenza da incubo e di una sterzata da sogno: la svolta è arrivata quando, battendo 3-1 il Crotone, i bergamaschi hanno cancellato un primomese costellato da sconfitte (quattro su cinque) e si sono tuffati in cinquanta giorni perfetti. Fatti di sei vittorie, tre delle quali in trasferta, con la chicca di due scalpi illustri come quelli di Napoli e Inter. L’Atalanta ha trovato la propria forza nelle idee del proprio condottiero, Gasperini, e nel talento dei suoi soldati, i giovanissimi che si stanno prendendo le copertine. La squadra di oggi è quella, come sempre, trascinata dall’estro di Gomez, ma anche quella dei tanti Under 21, convocati puntualmente da Di Biagio (Caldara, Conti, Grassi e Petagna) e, in un caso, anche da Ventura (Gagliardini). Con qualche gioiello sparso qua e là, come il Kessie straripante di inizio stagione, qualche ex pronto allo sgambetto (Toloi, Zukanovic e D’Alessandro) e qualche giocatore che sentirà aria di derby (gli ex laziali Berisha e Konko, ma quest’ultimo è infortunato). Oltre a Konko, domenica, mancherà lo squalificato Conti e forse anche Dramé, in dubbio.

Il segreto dell’Atalanta è una squadra che gioca a memoria, che fa della corsa e del pressing le proprie armi e che non ha paura di nessuno. Il 3-4-3 di Gasperini è diventato con il tempo uno spartito recitato alla perfezione, che si trasforma senza problemi nelle sue varie declinazioni. E la difesa è un bunker (un solo gol subito nelle ultime sei). L’ambiente è carico a molla e sogna l’Europa, magari passando da uno sgambetto alla Roma, con la quale c’è un’accesa rivalità. Che si spera non superi i confini, visto che i tifosi giallorossi torneranno al Comunale dopo il blocco dello scorso anno: negli ultimi due precedenti, gli scontri tra le tifoserie offrirono brutte scene di guerriglia. Stavolta, l’auspicio è che si continui a parlare di calcio e della cavalcata di una tra le due squadre più in forma del momento.

(Il Messaggero – M. Spini)



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