La prima volta in Europa. In casa. Fa strano pensare che per Kevin Strootman stasera sarà un esordio. Di quelli che non fanno certo tremare i polsi ad uno come lui, ma da segnare quantomeno col circoletto rosso sul calendario. La sfida di ritorno col Porto, alza il sipario casalingo pre-Champions della Roma, speranzosa che sia solamente un antipasto della competizione più prestigiosa. E regala al leader del centrocampo giallorosso un’emozione da ricordare. «È una partita che vale tanti milioni — ammette Strootman — importante per i calciatori e per il club. Loro vogliono vincere e anche noi. Sarà la mia prima volta e quindi ci sono tanti altri calciatori con più esperienza di me, ma io do sempre il massimo ». Per provare a trasformare in qualificazione l’uno a uno dell’andata, saranno circa quarantamila gli spettatori stasera all’Olimpico. Diecimila in più rispetto alla gara con l’Udinese, ma non la folla delle grandi occasioni. «Con lo stadio pieno la partita sarebbe meno difficile per noi — il rammarico dell’olandese — è come se fossimo in dodici. Io spero che tutti i tifosi vengano allo stadio». Per Kevin sarà la terza partita consecutiva in sei giorni. «Fisicamente mi sento bene. Certo, non sono ancora al top, ma mi sento bene. È la prima volta che ho giocato due gare ravvicinate e i miei compagni mi aiutano tanto, per questo è tutto più facile per me».

Recuperato Manolas, dovrebbe far coppia al centro della difesa con Juan Jesus. Esterni Bruno Peres e Palmieri. In porta potrebbe tornare titolare, come nella gara d’andata, Alisson, per un’alternanza che, se fosse confermata, vedrebbe Szczesny di nuovo utilizzato in campionato, domenica sera, a Cagliari. A centrocampo torna De Rossi, con Strootman e Nainggolan. «Io devo far giocare la formazione migliore — spiega Spalletti — cercherò di scegliere quelli che hanno più qualità per quella che è la nostra ricerca. Non sarò influenzato da niente, solo da quelli che non ho a disposizione. È abbastanza chiaro tutto, anche se dovrò fare delle valutazioni». Non si sbottona il tecnico toscano, che si aspetta dai suoi una prestazione importante anche nei momenti difficili. «Mi aspetto che le cose, per una squadra forte, si possano fare anche quando si è in difficoltà. Dovrà essere così, una specie di marchio da esibire tutte le volte che ci viene data la possibilità di indossare questi colori». Pallotta seguirà la gara con il Porto da Boston. «È molto attivo col telefonino — sorride Spalletti — manda messaggi a me e a voi. Noi dobbiamo portare più persone possibile allo stadio e ringrazieremo sempre quelli che pagano il biglietto per venirci a vedere. E con il nostro impegno, dovremo far sì che ogni volta ci sia sempre qualcuno in più».

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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