Rassegna stampa
La corsa di Dzeko. Gol, rinnovo, storia: alla Roma serve un Edin al massimo
NOTIZIE AS ROMA DZEKO – Assenze. Quelle che la Roma sente nella propria pancia. Paulo Fonseca ne ammette due, mentre l’altra arriva solo nel pomeriggio. Questo terzetto di fantasmi non ci sarà nella sfida contro il Benevento, riferisce la Gazzetta dello Sport.
L’ultima assenza invece – al momento la più importante – stasera potrebbe essere cancellata d’un colpo, non facendo più soffrire di nostalgia i tifosi giallorossi. Parliamo di Edin Dzeko, che ha già giocato due delle prime tre gare di campionato, senza però uscire davvero da quel tunnel di stordimento che, dalla fine del mercato, sembra essere diventata la sua incongrua dimora.
Cominciamo dalla coda, dall’ultima assenza. Il Covid, infatti, strappa dalla panchina Riccardo Calafiori, risultato positivo al Covid. A Trigoria si sottolinea che probabilmente è stato contagiato in Nazionale, ma i tamponi rapidi a cui è stata sottoposta la squadra hanno dato esiti negativi, anche se stamattina saranno ripetuti. Tutto sommato, però, la mancanza di Calafiori sembra essere, fra le 4, la meno influente nel momento giallorosso. Oltre a Dzeko, le prime due le chiarisce Fonseca, e rievocano il mercato, per l’assenza del direttore sportivo e per la partenza di Florenzi.
L’allenatore, dopo l’intervista a «Record» non autorizzata, pur con garbo ha ribadito il concetto: «Abbiamo bisogno di un d.s.. È molto importante per la squadra». Niente di trascendentale, ma la dirigenza ancora una volta non ha gradito che l’allenatore ribadisse l’assenza di questa figura, tanto più che il mercato, in cui avrebbe voluto di più («ma come tutti gli allenatori», ha precisato) non gli ha portato quel terzino destro che desiderava, anche se ieri è arrivato come terzo portiere lo svincolato Simone Farelli, 37 anni.
E Fonseca spiega: «Io volevo che Florenzi rimanesse con noi, sarebbe stato utile in questo sistema. Ho parlato con lui, ma ha deciso di giocare al Psg e capisco questa decisione. Comunque volevo farlo restare». E adesso, forse, la nostalgia si sente. Occhio però a non tirare troppo la corda perché, se oggi la Roma non battesse il Benevento, per una serie di fattori il portoghese rischierebbe. Motivo in più per affidarsi a Dzeko.
L’attaccante non si tira indietro, anche perché – dopo le frizioni agostane col tecnico nel giorno del match col Siviglia – il rapporto pare ricomposto – «Non è successo niente, abbiamo un ottimo rapporto, lui è motivato. Non c’è nessun problema con lui».
Proprio per non fargli ombra, ha bocciato l’idea di fargli fare coppia con Mayoral. «Può succedere in alcuni momenti della partita, ma ora la squadra sta lavorando su un altro sistema, non con due attaccanti». Quindi «all in» su Dzeko, che è ad un passo da un doppio traguardo: il rinnovo (con spalmatura) fino al 2023 e la caccia al podio dei bomber giallorossi nella storia. Il bosniaco di gol ne ha segnati 106 ed è 4°, avendo davanti solo Totti, Pruzzo e Amadei. La caccia ricomincia a partire da stasera. Anche Fonseca ringrazierebbe.
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