ULTIME NOTIZIE AS ROMA JUVENTUS – Di certo esageriamo, ma José Mourinho e Massimiliano Allegri ci ricordano un po’ Paul Newman e Robert Redford nella scena finale di “Butch Cassidy and the Sundance Kid”, vecchio film pluripremiato agli Oscar. Newman/Cassidy e Redford/Kid non sanno o fingono di non sapere di essere circondati dall’esercito boliviano, escono allo scoperto, con le pistole spiegate, e vengono impallinati. Oggi Mourinho/ Cassidy e Allegri/ Kid sono costretti a “spararsi” l’uno contro l’altro. Un pareggio sarebbe forse la soluzione peggiore perché affosserebbe entrambi, scrive La Gazzetta dello Sport.
Sul piano tecnico-tattico Roma e Juve condividono un percorso sbagliato, almeno finora. Allineano giocatori senza la connessione del gioco, non c’è un’identità forte che le renda riconoscibili. A quattro mesi dall’insediamento di Mourinho che cos’è che più caratterizza la Roma? Le parate di Rui Patricio e i gol di Abraham, ma tra un estremo e l’altro, tra il portiere e il centravanti, si notano chiazze desertiche.
A Mourinho non riescono neppure più i “mind games”, i giochini psicologici che lo Special utilizza per destabilizzare gli avversari. Le sue lamentele sugli arbitraggi sono diventate un rumore di fondo che nessuno ascolta con attenzione. Reiterare stanca, genera assuefazione. Nemmeno Allegri compensa i limiti della squadra con l’arguzia toscana: le battute fanno ridere soltanto quando si vince, nelle difficoltà suscitano sorrisini di comprensione. E che squadra è la Juventus oggi? Come gioca? La partenza di Ronaldo è stata pagata oltremisura, mancano i gol e di conseguenza i punti. Nessuno ha surrogato CR7, la necessità di un centravanti è in realtà un’urgenza.
Non sappiamo neppure se Roma-Juve sia una partita determinante per la qualificazione alla Champions League. La Juve oggi è quinta, fuori dall’Europa che conta. La Roma è sesta assieme a Fiorentina e Lazio, ma i viola devono recuperare una partita. Se stasera all’Olimpico uscisse un pareggio, Roma-Juve si declasserebbe ancora di più, lascerebbe le squadre in un limbo di indeterminatezza e incertezza. Le società hanno compiuto scelte simili.
La Juve ha investito Allegri di un contratto a lunga scadenza, giugno 2025, e per conseguenza gli ha attribuito un potere forte, lo ha reso non esonerabile, non nell’immediato. Mourinho ha firmato con la Roma fino al 2024. I Friedkin, i nuovi proprietari, si sono affidati a lui con un ottimismo molto americano. La partita di stasera farà almeno un prigioniero, con il rischio che siano due, in caso di parità.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA