AS ROMA NEWS SALISBURGO TIFOSO AGGREDITO – «Aggrediti dalla polizia austriaca a Salisburgo mentre aspettavamo di salire sull’ultima navetta fuori dallo stadio per tornare a Roma». È l’accusa lanciata da Marco Monaci, 60 anni, storico tifoso romanista, disabile al cento per cento, costretto a camminare con le stampelle, scrive il Corriere della Sera.
Ha cercato di soccorrere il figlio 16enne che, nel parapiglia, aveva visto cadere il padre. Il ragazzo è stato sbattuto a terra e ammanettato a una rete. Poi rilasciato dopo ore passate nella stazione di polizia nella Red Bull Arena. Assistito dall’avvocato Lorenzo Contucci vuole chiedere conto – anche con la collaborazione del consolato italiano – del comportamento di alcuni agenti in assetto antisommossa che al termine della partita Salisburgo-Roma di giovedì sera sono intervenuti con i manganelli contro un gruppo di tifosi giallorossi, che chiedevano di salire sulla navetta senza ottenere risposta dall’autista che si trovava a bordo. Un caso che potrebbe anche avere risvolti diplomatici.
In un video si vedono i poliziotti avvicinarsi ai romanisti «che volevano solo tornare a casa al più presto; hanno solo battuto le mani sui finestrini del bus per richiamare l’attenzione del conducente. All’interno era buio, quella era l’ultima navetta. I tifosi si sono preoccupati perché temevano di non poter andare a riprendere le loro auto al parcheggio. Era stata una serata tranquilla – racconta l’avvocato Contucci -, con i supporter del Salisburgo non c’è stata alcuna animosità. Quindi il comportamento dei poliziotti austriaci è incomprensibile. Forse hanno scambiato le stampelle del signor Monaci per armi, non lo so. Comunque è assurdo che nel 2023 non ci sia nessuno in grado di parlare in italiano con i nostri tifosi».
Il video mostra il 60enne che cerca di difendere il figlio, dopo il contatto violento con gli agenti, e viene assistito da tre poliziotti che forse si sono resi conto che i loro colleghi avevano esagerato.
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