(Leggo – R. Buffoni) La Uefa userà la mano pesante, ma mai come quella che ha colpito il povero Sean. La follia ultrà ha rovinato tutto. Gli errori di Di Francesco? I gol di Salah? Quelli fanno parte del gioco. Il danno è la mentalità criminale di chi si insinua in una festa di sport per rovinarla scatenando risse, provocando devastazioni e vandalismi di ogni genere. Un cancro antico, che non si riesce ad estirpare. La “sparuta minoranza” – frase retorica che qualche gruppo ultrà ha tramutato in una bandiera – vanifica gli sforzi di tanti ragazzi e ragazze che spendono tempo e soldi per tifare la Roma, seguendola ovunque col cuore in gola.

Vanifica gli sforzi di un club che, pure, si è speso con le istituzioni per eliminare le barriere in curva Sud. Giungono notizie di un presidente Pallotta furioso per questa vile aggressione che rischia di costare la vita al tifoso del Liverpool. Lui, criticato per le reprimende verso le teste calde, ora avrebbe ben donde di dirgliene quattro.

La Roma dopo 34 anni si è riaffacciata nell’élite del calcio europeo grazie all’impresa sul Barcellona. Un exploit accompagnato dall’accordo con un main sponsor prestigioso che, nel calcio di oggi, vale come l’acquisto di un top player. Segnali di crescita verso il traguardo Grande Squadra inseguito da una vita. Ma chi lo vuole tra i piedi un club con una tifoseria violenta che uccide i rivali? La Uefa non di certo e, vedrete, farà di tutto per farlo capire urbi et orbi. La Roma dovrà incassare la punizione. Ma ora l’unico tifo che va fatto è per Sean.



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