Maurizio Sarri, Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO LAZIO – Altro svarione arbitrale e nuovo putiferio. Non c’è pace per Pairetto e Nasca dopo l’errore al Picco sul gol di Acerbi. Un passaggio a vuoto che oltre alla sospensione dei due direttori di gara da parte dell’Aia ha scatenato un fiume di polemiche diventato, ora dopo ora, un oceano, scrive Il Messaggero.

Il culmine è arrivato nel post partita di Roma-Bologna con l’ennesima punzecchiata di Mourinho: «In 22 anni che alleno due cose non sono cambiate: le domande su chi ha giocato e chi no, e la possibilità di vincere con un gol in fuorigioco. Si poteva 22 anni fa e si può anche adesso, come è successo ieri (sabato, ndr)».

A rincarare la dose poi ci hanno pensato alcune trasmissioni serali dopo le quali in casa Lazio si è arrivati a una reazione univoca: «Adesso basta». Non si tratta dei calciatori, anche perché finora Sarri ha lavorato sodo per allontanarli dalle polemiche extra campo. A pervenire allo stremo è stata la dirigenza che, esasperata dagli attacchi su più fronti, dopo qualche giro di telefonate e il via libera del presidente Lotito ha deciso di scendere in campo con un comunicato ufficiale come raramente accaduto in passato: «Il fatto che nel 2022 un allenatore faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose».

Si apre con riferimenti espliciti la nota del club biancoceleste, seguiti dall’elencazione di più punti inaccettabili secondo le proprie vedute. In primis: «Che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali». Poi: «Che si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria sotto gli occhi di tutti». E ancora: «Che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al Var». E infine: «Che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola».

Uno sfogo sopra le righe per le abitudini della Lazio, che a parte qualche sporadica frecciata di Sarri ha sempre mantenuto lo stesso modus operandi: «La linea della società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste».

Il club cita la gomitata di Ibañez su Milinkovic nel derby e la più recente spinta di Tonali su Acerbi contro il Milan. Dura perciò la presa di posizione della società, che in questo modo: «…respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni». Dunque, il derby valica i confini della corsa all’Europa League e diventa uno scontro totale con altre tre gare da disputare e la temperatura destinata ad alzarsi.



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